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Martedì, 30 giugno 2015

Via libera alla commissione d’inchiesta proposta da Sel

Uranio-impoverito

Si’ unanime dell’Aula della Camera alla istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici come l’uranio.

Il testo della proposta, composto da sei articoli evidenzia come la commissione sarà monocamerale (solo Camera) e verrà chiamata ad indagare “sulle specifiche condizioni ambientali dei diversi contesti operativi”, ovvero, specifica Piras “di tutti quegli agenti inquinanti e non del solo uranio impoverito”. La durata dei lavori della commissione viene definita in 24 mesi, “in modo da consegnare entro la fine della legislatura l’esito dei lavori”.

Cosi’ Donatella Duranti e Michele Piras (Sel), i primi due firmatari della proposta di legge presentata questa mattina nella sala stampa della Camera insieme al capogruppo di Sel alla Camera, Arturo Scotto.

«Sono tanti- sottolinea Piras- i casi sui quali indagare, ad esempio i troppi malati di tumore nel poligono di Capo Frasca (24 casi su 70) e va inoltre compreso in che modo i vertici militari lavorano sulle loro ‘basi’ affinche’ non sporgano denuncia”. “Una commissione- conclude Scotto- voluta da Donatella e Michele che da’ il segno di come le minoranze possano raggiungere attraverso il lavoro parlamentare, risultati politici rilevanti»

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