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Venerdì, 9 ottobre 2015

Siria, De Cristofaro: serve la politica. E’ necessaria una conferenza con tutti i paesi coinvolti

Siria, due anni di conflitto

«La discussione sulla politica estera italiana non può fermarsi alla scelta sull’utilizzo dei Tornado. E’ evidente a tutti la necessità di un’azione efficace di contrasto all’Isis, ma come ha mostrato chiaramente ciò che è avvenuto in Libia è altrettanto chiaro che interventi militari di una singola parte, incentrati sui bombardamenti aerei, oltre a creare inevitabilmente situazioni drammatiche per i civili, non sono risolutori ed anzi rischiano di avvantaggiare proprio lo schieramento che si vuole combattere».

Lo ha detto in una nota il senatore di Sel Peppe De Cristofaro, Vice Presidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama. «Il Governo italiano – ha proseguito – piuttosto che impegnarsi sul piano militare, dovrebbe farsi portavoce di una decisa azione politica per la Siria e l’area medio-orientale, proponendo l’organizzazione in tempi immediati di una conferenza regionale con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, mettendo a uno stesso tavolo i rappresentanti dei Paesi della Nato, della Russia, degli Stati dell’area, a partire da Iran e Turchia e non escludendo il Governo di Assad».

«E’ fondamentale – ha concluso – che il nostro Governo in decisioni di politica estera così decisive, e che hanno conseguenze dirette sulla vita del nostro Paese, superi i recinti di contrapposizioni e visioni di parte e coinvolga tutte le personalità, a partire dall’ex premier Prodi, che per esperienza, relazioni e competenza possano rafforzarci nell’interlocuzione con gli altri protagonisti di questa terribile situazione».

Commenti

  • leopoldo

    Ma cosa diciamo su quanto sta avvenendo tra israeliani e palestinesi? Adesso non sono solo la polizia e i soldati israeliani a sparare sui palestinesi, ma pure i civili israeliani, proseliti della politica dell’odio dei governi della destra israeliana. Un’escalation pericolosa e incontrollabile preoccupante!

  • francesco

    Israele è il vero Stato canaglia del Medio Oriente che vuole impedire a un popolo di vivere in pace nei suoi territori. E’ stato costruito illegalmente da inglesi e americani nel dopoguerra, per farne un avamposto a difesa dei loro interessi geopolitici, purtroppo con il silenzio-assenso di alcuni Paesi arabi venduti agli oligarchi occidentali. Lo slogan è uno solo: Intifada e Palestina Libera!

  • leopoldo

    Caro Francesco, a prescindere dal fatto che sono incondizionatamente filopalestinese, la storia è un po diversa: la risoluzione ONU del 1947, sollecitata dall’URSS per la creazione di due stati in Palestina, di cui gli ebrei russi sollecitavano già dai tempi della rivoluzione d’ottobre, passò con il voto contrario della Gran Bretagna e degli USA, che ne osteggiarono per qualche hanno la costituzione. I motivi? La Gran Bretagna era insediata in Palestina come protettorato; gli USA avevano timore che l’insediamento degli ebrei russi in Palestina avrebbero piantato il seme del socialismo in quell’area, ma poi di fronte alla minaccia dell’URSS di mandare i soldati in Palestina sbloccò la situazione, poiché gli USA temevano che con i soldati russi in Palestina l’URSS avrebbe potuto acquisire l’egemonia su qell’area. Nonostante ciò la Gran Bretagna sostenne militarmente gli arabi nella prima guerra arabo-israeliana. Poi la storia è cambiata, oggi Israele costituisce un’avamposto dell’occidente in quell’area. Per questo Israele si permette di fare “il gallo sulla monnezza” come diciamo a Napoli.