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Mercoledì, 22 ottobre 2014

Taranto, ILVA in vendita. Il governo riferisca al più presto in Aula

Taranto manifestazione per Ilva

Ho inviato alla Presidenza della Camera, insieme ai colleghi Francesco Ferrara ed Arturo Scotto, una richiesta di informativa urgente in merito all’ILVA di Taranto.

Durante la legislatura in corso, infatti, sono stati varati diversi provvedimenti in riferimento all’Ilva di Taranto, a partire da quello di commissariamento.

Attraverso l’adozione di questi provvedimenti, in risposta alle prescrizioni della Unione Europea e sulla scia del lavoro svolto dalle ultime due giunte Vendola, si sarebbe dovuti giungere alla redazione e soprattutto alla applicazione di un piano ambientale e di un piano industriale in grado di garantire gli attuali livelli occupazionali, nel pieno rispetto dell’AIA per la tutela ambientale e della salute. Il tutto, con la previsione di utilizzo dei fondi sequestrati alla famiglia Riva.

Ad oggi però questo non è avvenuto. Le colpe, sia del Governo Letta che di quello Renzi, sono evidenti.

Non è mai stata presentata una relazione sulla situazione epidemiologica, risultando quindi inascoltato l’ultimo aggiornamento dello studio “Sentieri”, né tantomeno un progetto a lungo termine sulla filiera dell’acciaio. I tempi di attuazione del Piano ambientale continuano a slittare; manca un piano industriale dopo la cancellazione di quello preparato dal precedente Commissario; non si è a conoscenza delle iniziative del nuovo sub commissario Carrubba, nominato da pochi giorni; si attendono notizie certe circa la possibilità di utilizzo dei fondi sequestrati alla famiglia Riva.

Oltre tutto questo, il Governo sembra intenzionato a procedere alla vendita del siderurgico di Taranto ad una compagnia straniera, presumibilmente la “Arcerol Mittal”, senza aver intavolato alcuna discussione con le organizzazioni sindacali e senza, cosa ancora più grave, aver sciolto i nodi relativi all’impatto ambientale della produzione.

Per tutto questo ho chiesto una immediata risposta del Governo in Aula, in modo da definire le motivazioni che stanno portando alla vendita ed i dettagli delle relative trattative.

L’esecutivo dovrà produrre inoltre una informativa circa la incompleta e parziale attuazione delle misure previste per la messa in sicurezza e le bonifiche dello stabilimento.

Commenti

  • Roberto

    Cara Donatella,
    sono un tarantino, deluso dalle tante promesse non mantenute da questo, come dai precedenti Governi.
    Sperare che la tua interpellanza possa avere un effetto concreto è, a mio avviso, una vana illusione.
    La realtà, purtroppo, mi induce ad essere pessimista: l’Ilva sarà svenduta al miglior offerente, che si occuperà solo della produzione (e di fare altri milioni di euro sulle spalle nostre), a fronte del solito ricatto occupazionale mai superato.
    A noi contribuenti l’onere di accollarci il risanamento (se mai ci sarà).
    Con buona pace degli ambientalisti e di “ambiente svenduto”.
    Saluti, Roberto.