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Venerdì, 6 maggio 2016

TTIP, manifestazione nazionale a Roma per fermare il trattato transatlantico

democrazia

Dieci giorni fa in 90mila hanno manifestato in Germania. Sabato oltre 200 organizzazioni, Cgil e sindacati in prima fila, sfileranno per le strade di Roma per dire no al Trattato transatlantico sugli scambi e gli investimenti. Alla manifestazione hanno aderito Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle. Si parte alle 14, in piazza della Repubblica.

Un corteo sfilerà per la città fino a Piazza San Giovanni dove, già dalla mattina, sarà allestito un mercato contadino e una fiera dei beni comuni. Tutti i partecipanti avranno modo di confrontarsi con produttori, contadini e distributori locali e nazionali direttamente coinvolti dall’eventuale approvazione del trattato e in prima linea nel processo di mobilitazione, per capire che cosa non va col trattato e perché è importante fermarlo il prima possibile.

Dal palco sono previsti interventi di approfondimento su diverse tematiche relazionate al TTIP: agricoltura, ambiente, salute, servizi pubblici, istruzione sono solo alcuni dei settori direttamente coinvolti dal trattato. Gruppi musicali e artisti si alterneranno durante tutta la giornata. Ieri oltre i due terzi del testo negoziale del TTIP, ben 248 pagine, sono state desecretate e rese pubbliche da Greenpeace. Sono la sostanza della trattativa tra Stati Uniti e Unione Europea al punto in cui si è arrivati durante l’ultimo round negoziale, svoltosi a New York a fine aprile. Il tutto a pochi giorni dalla grande manifestazione organizzata dalla Campagna Stop TTIP Italia per domani a Roma, e a poche settimane dal prossimo Consiglio Europeo del 13 maggio che tratterà del TTIP e anche del CETA, l’accordo di liberalizzazione con il Canada in via di ratifica al Parlamento europeo. «L’Unione Europea ha detto di avere ottenuto protezioni per settori sensibili della nostra vita quotidiana» dichiara Monica Di Sisto, tra i portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, «come l’agricoltura, il cibo, i prodotti di qualità, ma sono ancora tutti aperti e in molti casi è evidente che li sta solo usando come merce di scambio per quello che vuole davvero: appalti, lavoro senza garanzie e a basso costo, finanza e privatizzazioni senza controllo sulle due sponde dell’Atlantico. Dobbiamo fermarli e subito, il 7 maggio dobbiamo essere tanti e uniti per ottenerlo».

Gli organizzatori della protesta sottolineano che nel capitolo sulle misure sanitarie e fitosanitarie, che dovrebbe stabilire gli standard di riferimento per la qualità e la salubrità dei cibi, non c’è alcun riferimento a quel Principio di precauzione che l’Unione Europea dice di voler salvaguardare, ma vengono ben specificati quegli organismi che promuovono gli standard a livello internazionale, come il Codex Alimentarius, che hanno criteri meno rigidi dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. “Nella Cooperazione regolatoria – dichiara Elena Mazzoni, tra li coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia – emerge come la cosiddetta armonizzazione degli standard e delle normative vanga fatta al di fuori degli occhi indiscreti degli organismi democraticamente eletti.

A dirigere i giochi la Commissione Europea e le Agenzie federali statunitensi. E senza il minimo accenno, peraltro, al Principio di Precauzione”. “La documentazione resa pubblica – sottolinea Marco Bersani, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia -, dimostra quello che da tempo la campagna Stop TTIP denuncia: il TTIP è un attacco generalizzato ai diritti e alla democrazia. Se ad oggi era la democrazia a definire i limiti del mercato, con il TTIP sarà il mercato a definire i limiti della democrazia. Per opporsi a tutto questo, tutte e tutti in piazza a Roma il 7 maggio”.

Noi di Sinistra Italiana ci saremo con i nostri militanti e anche con una folta  delegazione di parlamentari tra cui Gianni Melilla, Serena Pellegrino, Massimo Cervellini, Adriano Zaccagnini, Marisa Nicchi, Giulio Marcon, Stefano Fassina. L’appuntamento per Sinistra italiana è davanti alla Basilica d S. Maria degli Angeli ore 14.