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Giovedì, 2 ottobre 2014

Una legge sulla scuola scritta dal basso in Parlamento

cartello-scuola-pubblica

Quindici giorni fa, come SEL, abbiamo depositato alla Camera dei deputati una proposta di legge sulla scuola, e analoga cosa è avvenuta al Senato grazie al sostegno di senatrici e senatori tra cui Alessia Petraglia (SEL), Maria Mussini (indipendente), Michela Montevecchi (M5S) e Walter Tocci (PD).

Non si tratta della fumosa traccia di discussione lanciata dal Governo, che ha ottenuto gli onori delle cronache, bensì di un progetto di riforma scritto da chi nella scuola vi lavora e vi riflette nonché sottoscritta da 100.000 cittadini.

Noi parlamentari abbiamo solamente messo a disposizione il nostro ruolo di rappresentanti eletti dal popolo per consentire che questa proposta di legge fosse discussa in Parlamento.

L’abbiamo fatto perché è tempo che chi sta nelle istituzioni colga gli spunti strutturati e consapevoli che sono prodotti dal basso e perché condividiamo l’impianto della riforma, a partire dall’imperativo di destinare risorse certe e adeguate all’istruzione, pari al 6% del Pil, perché una scuola di qualità per tutti è la base della democrazia e del futuro di una società.

Oggi alle 13, insieme a firmatari di altre forze politiche, sindacati, movimenti e associazioni, presentiamo la LIP (Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica) al Senato.

Commenti

  • francesco

    “Buona Scuola per la Repubblica” è uno slogan fumoso e colpevolmente equivoco.
    Va bene prodigarsi per dirottare fondi a beneficio dell’istruzione, ma voi siete per finanziare la scuola pubblica o quella privata, prevalentemente di ispirazione confessionale?
    Se dobbiamo riferirci ad alcune realtà periferiche come il Piemonte, e segnatamente alla città di Torino, constatiamo con disgusto e rammarico che i rappresentanti istituzionali di Sel sono complici silenti della privatizzazione dei servizi educativi. Per favore, meno demagogia e niente…coda di Paglia.

  • Enrico Matacena

    Sarebbe importante metetre qui sul sito il testo completo della proposta. Comunque al di la di essa come SEL dobbiamo batterci anche a livello locale (regioni e comuni) per fare affluire tutti i soldi pubblici alla scuola pubblica statale e comunale e non fare avere nulla a quelle private , le quali quando sono parificate godono indebiatente della patente di scuola pubblica. Ricordiamoci dell’ Art. 33 della costituzione ! Se in qualche realtà locale i nostri compagni si rendono complici del PD nelel privatizzazioni delle scuola e comunali e del sostegno alle private , ciò è gravissimo e andrebbero espulsi dal partito.

  • francesco

    Enrico, altro che espulsi. In Piemonte nelle elezioni regionali si sono alleati con l’uomo delle banche e della lobby delle costruzioni Sergio Chiamparino, ignorando l’invito della Sinistra (l’Altro Piemonte) per presentare un candidato alternativo.

  • ENRICO MATACENA

    In piemonte se SEL si presentava da sola rischiava di vincere Cota e la destra. Era necessario allearsi con Chiamparino turandosi il naso. La destra avrebbe fatto sicuramente peggio. Io in Emilia siccome il rischio che vinca la destra non c’è ho votato NO all’alleanza di SEL con il PD .