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Martedì, 2 febbraio 2016

Unioni civili, cambiano le maggioranze, ma sui diritti nessuna mediazione

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Il riconoscimento dell’uguaglianza per tutti è da sempre una battaglia di Sinistra Italiana – SEL. Il Ddl Cirinnà, seppur ideologico e contraddittorio, è il ‘minimo sindacale’ rispetto alle nostra proposte: rappresenta un compromesso necessario – ma non sufficiente – a porre l’Italia al livello degli altri Paesi europei in tema di diritti. Pertanto in Aula lo sosterremo con determinazione, valutando, insieme alle associazioni lgbt che ci stanno sostenendo, in presidio a piazza delle Cinque Lune, il percorso degli emendamenti, perché il nostro obiettivo è quello di dare al Paese una legge che garantisca piena uguaglianza contro ogni forma di discriminazione.
I diritti civili sono questioni trasversali alla politica e devono rientrare a pieno titolo nella sfera dei diritti di cittadinanza che l’Italia deve garantire, come avviene in tutta Europa: lo abbiamo ribadito nelle scorse settimane, da piazza del Pantheon, al fianco di tante persone, tra famiglie arcobaleno e associazioni lgbt: ‘Svegliati Italia’. Oggi, in risonanza con le piazze e la società civile, al Senato ci impegneremo affinché l’Italia finalmente abbia una legge sulle unioni civili, una cornice giuridica per il riconoscimento della famiglia in tutte le forme sociali in cui si struttura, rispetto alle quali ogni strumentalizzazione politica è anacronistica e priva di senso: nessuno può opporsi all’evoluzione di una società, né la vita e i diritti delle persone possono diventare ostaggio di equilibri politici dentro la maggioranza. Sui diritti non esiste nessuna mediazione.

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