«Renzi sarà l’ultimo sedotto e abbandonato da Berlusconi». L’errore per Giorgio Airaudo, parlamentare di Sel, sta nell’accordo esclusivo col leader di Fi che cannibalizzerà il premier. Con Intelligonews – quotidiano on line diretto da Fabio Torriero – allarga l’analisi alla Cgil: dalla contrapposizione Camusso-Landini, al piano di Marchionne.

«Il governo si è assunto un rischio nel momento in cui proponendo le piccole intese ha pensato a un accordo privilegiato con il leader di Fi». Camusso vs Landini? Airaudo, ex sindacalista Fiom, risponde: «La relazione della Camusso segna una discontinuità con ciò che la Cgil ha fatto in questi anni, anche rispetto ai tre governi di emergenza Monti, Letta e Renzi. È quindi giusto chiedersi, come ha fatto la Camusso, perché tante cose non sono state fatte in questi anni; giusto dire di aver sbagliato sulle pensioni, giusto aprire una vertenza che rimetta in discussione la pessima riforma Fornero. Si fa autocritica e dunque c’è una novità che però si ferma quando si passa al dibattito interno al sindacato».

Piano Marchionne: «Faccio fatica a farmi convincere da uno che ha presentato 8 piani in Italia e non ne ha chiuso uno. L’esempio è l’Alfa: nel 2010 promise 500mila vetture entro il 2015 ma nell’anno appena concluso sono state 74mila le Alfa vendute. Ora ci dice che entro il 2018 si passerà da 74mila a 400mila. Marchionne è uno specialista negli annunci, nell’eccitare la finanza». E sulla promessa dell’ad di Fiat di far rientrare tutti i lavoratori entro il 2018 chiosa: «Ricordo che a Mirafiori dovevano rientrare 4 anni fa».