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Mercoledì, 4 giugno 2014

Vendola: oggi il Mose, ieri l’Expo e la ricostruzione post terremoto. La politica si fermi e ragioni su modello appalti

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«Oggi il Mose, ieri l’Expo, avantieri la ricostruzione del terremoto: siamo in un’Italia paradossale, in cui da un lato la corruzione sembra un’ordinaria risposta alla lentezza estenuante della burocrazia, dall’altro proprio per affrontare appuntamenti importanti come quelli delle grandi opere, si decide di affidarle a modelli di governi emergenziali  che sono spesso fatti in deroga alle vigenti normative e regolamenti». Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, parlando dell’inchiesta Mose con i cronisti a Bari a margine di un’iniziativa pubblica.

«Questi grandi eventi fatti con modelli emergenziali- prosegue il leader di Sel- aprono più di un varco alla penetrazione del partito trasversale della tangente e del malaffare. È come sec fossimo dentro una maledizione: o corrotti perchè tutto troppo lento, o corrotti perchè tutto troppo veloce. Io penso che siamo di fronte a una tale capillare estensione di fenomeni di malaffare nella vita pubblica, che bisognerebbe fermarsi e ragionare sul modello degli appalti, sul perché siamo prigionieri di questa gabbia fatta di corruttori, di corrotti, di tangentisti. Che la politica si fermi un attimo e rifletta».

Commenti

  • luigi panatta

    ma quando SEL alza la bandiera contro la corruzione,il connubio affari e politica;non e’ solo un problema legislativo
    e’ una questione morale che investe la politica ed i politici.

  • Pierangelo

    Io vivo in provincia di Varese a pochi chilometri da Milano e quindi da quella schifezza che sta diventando Expo. Ma in provincia di Varese abbiamo anche un’altra schifezza: la ferrovia Arcisate – Stabio. Iniziata, interrotta più volte, ripresa, poi interrotta ed ora lavori fermi e non si sa quando ripartiranno. I costi ovviamente ora lieviteranno sempre di più. Dalla parte svizzera hanno già concluso i lavori, dalla parte italiana ancora tutto fermo. Per non parlare di Pedemontana. In particolare nella nostra provincia un pezzettino (che defiire Pedemontana è troppo) che ha deturpato il paesaggio, ha creato problemi agli abitanti della zona dove sono stati fatti i lavori, tempo fa persero la vita pure alcuni operai. Soldi buttati al vento e ora vorrebbero far pagare per pochissimi chilometri un pedaggio salatissimo. Quei soldi forse potevano essere utilizzati per mettere in sicurezza il nostro territorio del Varesotto che ogni volta che piove tanto come l’estate scorsa è soggetto ad alluvioni, frane e smottamenti.
    Un vostro nuovo elettore deluso dall’attuale PD e suoi alleati.