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Sel mantiene l’impegno: le donne candidate sono più numerose rispetto a tutti gli altri partiti

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Tra dire il fare come si sul dire si rischia di trovare il mare. Ma non funziona sempre così. Ad esempio gli impegni  presi  dal centrosinistra di candidare tante donne quanti uomini in parti egualitaria sono stati mantenuti. Le liste di Sinistra ecologia  Libertà sono decisamente rosa e anche molto più giovani. Tra i candidati teste di lista, che per Sel sono 85, 45 sono uomini e 40 sono donne con età media di 48 anni. Di questi  49 sono candidati alla Camera,  29 uomini e 20 donne. Al Senato la rappresentanza rosa supera quella maschile: su 36 candidati testa di lista 16 sono uomini e 20 sono donne con una età media di 54 anni. Nel complesso delle liste, i candidati di Sel sono 927, la percentuale femminile arriva al 43% (406 candidate donne).Per Nichi Vendola non ci sono ne se e ne ma e lo ha più volte dichiarato:«Se fossi eletto formerei un governo fatto a metà di donne e a metà di uomini. Lo sguardo delle donne è necessario per prendere decisioni migliori. Io in Puglia l’ho già fatto». Stessa linea nel Pd  che nei seggi blindati ha collocato metà di candidati donne sotto la spinta dei risultati delle primarie. E così quindici capilista su 38 sono donne. «Una rivoluzione» l’ha definita Bersani confermando nelle liste il quaranta per cento di presenze femminili nel rispetto del dato che in determinate realtà locali si è andati ben oltre la soglia minima indicata.

Dati che stridono se si guardono le liste degli altri partiti come scrive oggi l’Unità. il Pdl, il partito dell’ex premier che aveva  promesso una valanga rosa smentisce se stesso: il Pdl al Senato, in dieci regioni non ha candidato donne in posizioni eleggibili, e Berlusconi è capolista ovunque. in Lombardia, la regione più maschilista, i primi diciassette posti sono tutti candidati al maschile. Stando ai dati attualmente disponibili, e al netto delle opzioni dei capilista maschi, alla Camera poco più del venti per cento dei deputati del Popolo della libertà sarà donna e al Senato a stento si arriverà al dieci. Delusione dal fronte Monti. Ed anche Antonio Ingroia non ha mancato, attraverso le sue candidatura, di immaginare una rivoluzione civile quasi esclusivamente con i pantaloni, al di là di nomi capaci di raccogliere voti.

In conclusione la coalizione di centrosinistra profuma decisamente di rosa.

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