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Lunedì, 3 agosto 2015

A San Salvo Sinistra Ecologia Libertà si è trovata unita contro le trivelle

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Si è svolta il 31 luglio scorso a San Salvo, in provincia di Chieti, l’Assemblea Pubblica dal titolo: “Salvare l’Adriatico dalle trivellazioni”. Ad organizzare l’iniziativa nella cittadina abruzzese sono stati i dirigenti di Sel Abruzzo e Sel Molise che congiuntamente hanno preso parte al dibattito.

“Con oggi inizia un percorso di collaborazione: SEL Molise e SEL Abruzzo insieme per difendere il nostro mare, il nostro ambiente, il nostro territorio. Insieme non contro qualcosa o qualcuno ma per uno sviluppo ecosostenibile. Pochi giorni fa i governatori delle Marche, dell’Abruzzo, del Molise, della Puglia e della Basilicata si sono incontrati a Termoli ed hanno approvato la “carta di Termoli”, è un primo passo ma non basta, le Regioni possono e devono fare molto di più e noi dobbiamo chiedere ai 5 Consigli Regionali l’approvazione del referendum per bloccare le autorizzazioni alle trivellazioni. In sintesi dobbiamo tornare ad essere protagonisti insieme ai movimenti nelle battaglie a difesa dei beni comuni e contro il saccheggio del territorio.” Così il Coord. Di SEL Molise Gigino D’Angelo dopo l’Assemblea.

E l’Assessore Regionale di SEL Abruzzo Mario Mazzocca si è fatto promotore del referendum abrogativo, e dell’iter amministrativo, lanciato dal Coordinamento Nazionale “No-Triv” e da “A Sud” riguardante l’art. 35, comma 1, D.L. 22 giugno 2012, n. 83 “Decreto Sviluppo” convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134. A Termoli (Campobasso), lo scorso 24 luglio, l’Assessore intervenne sostenendo che: “Le sei Regioni hanno oggi espresso con decisione una rinnovata volontà di porre congiuntamente e più propriamente la questione su di uno specifico piano di discussione di livello nazionale ed europeo. All’incontro, infatti, ha partecipato anche l’europarlamentare della Croazia, Ivan Jakovcic, relatore al parlamento europeo della strategia sulla macro-regione adriatico-ionica. Le Regioni hanno stabilito, pertanto, di istituire un “Tavolo permanente” su cui affrontare il tema specifico e agire concretamente riavviando un deciso confronto con il governo centrale, attraverso diversi momenti e strumenti, alcuni dei quali già condivisi nell’odierna riunione”. Un primo incontro con il Governo era previsto il 29 luglio scorso e si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del sottosegretario Simona Vicari la quale, per il momento, non ha che rinviato una risposta alla domanda di bloccare le trivellazioni lasciando così intendere che la strada verso la risoluzione del problema è ancora in salita.

In tale prospettiva “L’iniziativa “Salvare l’Adriatico dalle trivellazioni” di San Salvo promossa da SEL Abruzzo e SEL Molise” dichiara il Coord. di SEL Abruzzo Tommaso Di Febo “ha rappresentato un incontro importante per continuare la nostra battaglia contro la petrolizzazione e per discutere di un nuovo modello di sviluppo sostenibile legato alla riconversione ecologica dell’economia. Le scelte del governo Renzi di permettere le trivellazioni è l’ennesimo attacco devastante all’ambiente e che denota una visione sbagliata di sviluppo del Paese, con costi e soprattutto rischi ambientali altissimi e con danni irrimediabili al mare, all’ambiente, al turismo, alla pesca e all’agricoltura. La nostra campagna contro le trivellazioni prosegue a tutti i livelli, insieme alle associazioni ambientaliste, ai comitati e ai movimenti, perché vogliamo una maggiore tutela dell’ambiente, uno sviluppo dell’economia locale legata al turismo sostenibile e soprattutto una migliore qualità della vita delle nostre coste”.

Anche Marco Furfaro, Responsabile Nazionale Organizzazione e Ambiente di Sinistra Ecologia Libertà, pochi giorni fa si era espresso con forza sulle trivellazioni in Adriatico: “Siamo impegnati da mesi, con i comitati, i cittadini, il movimento no Triv, in una battaglia senza tregua contro lo Sblocca Italia e l’idea perversa di trivellare i nostri mari. Una scelta senza senso, che determinerà disastri ambientali e pochissimi posti di lavoro, essendo un tipo di scelta ad alta intensità di capitale ma non di forza lavoro. Un regalo, quindi, a poche e grandi multinazionali del petrolio e niente più: nessun beneficio per il nostro territorio e per coloro che lo abitano”.

L’iniziativa che ha visto partecipi tra gli altri anche il Coord. di SEL San Salvo Emilio di Cola, la Coord. Provinciale di Isernia Sara Ferri, la Dirigente di Sel Abruzzo Marisa D’Alfonso, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Vasto Marco Marra, nonché associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, è stata conclusa dal Presidente dell’Assemblea Nazionale Paolo Cento che ha sottolineato come ormai il tempo a nostra disposizione sia agli sgoccioli.

“Non è questione di essere catastrofisti. Le temperature sono sempre più elevate, le nostre coste stanno indietreggiando per l’innalzamento del livello del mare, gli agenti climatici estremi stanno investendo anche il nostro Paese con maggiore violenza e non ci rimane molto tempo se vogliamo scongiurare una crisi ecologica di portata planetaria”. Anche il Presidente Cento ha indicato, come i due coordinatori regionali, la strada da percorrere: “In Italia, come in Europa, occorre tempestivamente invertire la rotta e incominciare a lavorare per la riconversione ecologica dell’economia che conduca nel più breve tempo possibile ad un modello di sviluppo sostenibile. Sinistra Ecologia Libertà a tutti i livelli si ritroverà nei prossimi mesi unita, nella lotta alle trivelle così come in quella ai cambiamenti climatici, affinché si possa cercare di realizzare questa difficile impresa”.

 

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