La notizia è di quelle buone. Il Consiglio di Stato, stabilendo che la remunerazione del capitale investito va eliminata dalle bollette dell’acqua, ricorda a tutti noi un principio fondamentale, ossia che in democrazia la volontà del popolo sovrano è legge. Il governo Berlusconi – prosegue Gennaro Migliore candidato di Sel alla Camera in Campania- e poi quello delle banche (anche detto governo dei tecnici), per un anno e mezzo hanno volutamente dimenticato l’esito dei referendum continuando ad emanare normative in contrasto con la volontà popolare.
Prima grazie alla decisione della Consulta (su ricorso della Regione Puglia), e ora grazie alla pronuncia del Consiglio di Stato, i giudici della Repubblica hanno ristabilito la legalità democratica stoppando i tentativi di ulteriore privatizzazione dei servizi pubblici locali e di ulteriore profitto sull’acqua.
Tuttavia è ovvio che l’applicazione dei referendum per l’acqua pubblica non possa essere lasciata solo ai Tribunali della Repubblica e che il prossimo parlamento e il prossimo governo, come primo impegno, debbano dare attuazione a quanto sancito nei referendum del 2011.
Anche per questo – conclude Migliore – chiediamo ai cittadini di dare a SEL e alla coalizione di centrosinistra un mandato forte e ampio che ci consenta di governare senza necessità di compromessi e trattative al ribasso con quelle forze politiche il cui unico obiettivo è proteggere gli interessi delle lobby finanziarie, tra le quali rientrano a pieno titolo le multinazionali dell’acqua.