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Mercoledì, 17 febbraio 2016

Arresti in Lombardia, Forum Salute Italia: Maroni si deve dimettere

Sanità-Soldi

L’attività illegale dei rinviati a giudizio, primo tra i quali il Consigliere Fabio Rizzi, ha permesso nel tempo all’inquisita Dott. Canegrati e ai suoi soci di costruire ben 36 centri odontoiatrici appaltati dalle Aziende Ospedaliere Pubbliche facenti capo al Sistema Sanitario della Regione Lombardia. Le varie società della Dott. Canegrati sono ora fuse in IMPLANTA SPA e rappresentano un vero impero che ha quasi il monopolio delle cure odontoiatrico nella nostra regione.

Questa imponente rete sembrerebbe essere stato costruita grazie, non solo alla semplice corruzione di un singolo, ma da una sistematica e continua interazione delittuosa tra rappresentanti politici del centrodestra, dirigenti pubblici ad ogni livello e imprenditori “fortunati”. Non si tratta di una semplice smagliatura del sistema dei controlli ma di un meccanismo ben oliato per creare ingenti capitali dalle risorse pubbliche e/o direttamente attingendo dalle tasche dei cittadini malati. Quello che è venuto alla luce sembra anche essere la vera faccia del modello lombardo di assistenza sanitaria che da 20 anni affida la gestione di vasti settori al privato, con ampie compiacenze dei vertici regionali che apparentemente svolgono un controllo formale ma di fatto permettono la costruzione di enormi patrimoni privati anche personali.

Quanto accaduto non può essere risolto con la condanna dei responsabili diretti: è coinvolto tutto il governo Regionale e Maroni deve dimettersi.

Riteniamo anche che tutte le attività della Società IMPLANTA ottenute con gli appalti viziati dalla corruzione dovrebbero essere sequestrati e sottoposti alla gestione diretta del servizio pubblico.

Inoltre è necessaria una commissione d’inchiesta sia a livello regionale sia da parte del Ministero della sanità.

Da anni è in corso una campagna mediatica per convincere i cittadini che è necessario tagliare la spesa pubblica per problemi di compatibilità con il bilancio nazionale mentre assistiamo esterrefatti al continuo sperpero di risorse pubbliche a vantaggio di un sistema clientelare malavitoso: È ORA DI CAMBIARE.

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