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Mercoledì, 6 agosto 2014

Cambiare verso per davvero. L’Italia si liberi delle politiche di austerità

SPAIN-ECONOMY-LABOUR-DEMO

All’inizio era la crisi economica mondiale che attraversava come uno tsunami diverse parti d’Europa, e contro questa crisi tutti i governi europei ed italiani, a cominciare da quello Berlusconi, e quelli delle larghe intese, hanno reagito mettendo in campo le ricette dell’austerity: siccome c’è la crisi non possiamo finanziare come un tempo il sistema di welfare, non ci possiamo più permettere il lusso di far vivere determinati diritti sociali. Si è prodotto un generale impoverimento, soprattutto di alcune fasce della popolazione il ceto medio, gli anziani, i giovani che vivono nella deriva della precarietà.

Questo impoverimento, che avrebbe dovuto essere la cura necessaria per guarire l’ammalato, si è dimostrato la medicina che uccide l’ammalato. Non si può far crescere l’economia togliendo reddito. Non si può restituire una speranza di crescita e di occupazione se non si fanno delle politiche espansive, delle politiche specifiche per dare lavoro.

In più i comuni e le regioni, sottoposte alle angherie del Patto di Stabilità, sono in una condizione di soffocamento, hanno i soldi e non li possono usare per dare lavoro. E’ la povertà che produce la povertà .

E la povertà non è una buona ricetta per combattere il debito pubblico, che in Italia aumenta.

Allora, il Pil crolla, il debito aumenta, siamo di nuovo in area recessione: forse qualcuno dovrebbe dire a coloro che comandano a Roma e a Bruxelles che e’ giunto veramente il momento di cambiare verso.

Cambiare verso significa liberarsi dalle politiche dell’austerity, dare ossigeno e non mettere in apnea gli italiani

Commenti

  • Peppe parrone

    Intervento giusto e condivisibile al 100%, come corretta era l’analisi che ieri faceva il compagno Fratoianni quando diceva che “sarebbe necessario mettere radicalmente in discussione i trattati europei …..”. Ora vorrei tornare su un argomento che anche se è stato affrontato altre volte. Posto che all’Italia gli interessi sul debito pesano per circa 80 miliardi l’anno , e che tale costo è dovuto al fatto che per Statuto la BCE non può finanziare direttamente gli Stati, ma provvede a dare il denaro alle banche commerciali, una prima cosa da fare, secondo me, sarebbe intervenire per ridurre la spesa sugli interessi. Considerato che al comma 2 dell’art.123 del Trattato sul Funzionamento Unione Europea (TFUE) spiega in modo chiaro come un Ente creditizio di proprietà pubblica può accedere alla liquidità di denaro direttamente dalla BCE al tasso attuale dello 0,15%. La Germania lo sta facendo con la sua banca di proprietà pubblica, la KfW, che per 80% è di proprietà dello Stato federale, e per il restante 20% in mano alle regioni. Considerato che dopo lo scellerato decreto IMU-BANKITALIA è forse ormai impossibile fare ritornare la Banca d’Italia in mano allo Stato, cosa impedisce oggi alla sinistra iniziare una battaglia per avere un Ente creditizio di proprietà pubblica in modo che nel rispetto del Trattato europeo, possa accedere alla liquidità necessaria direttamente dalla BCE??. Lo Stato risparmierebbe sugli interessi circa 70 miliardi di euro l’anno. Ma quante cose si potrebbero fare in Italia con 70 miliardi !!.

  • RINALDO

    Sono un iscritto al pdci , e vorrei che restaurasse l’alleanza di UN FRONTE POPOLARE -C.L.N. ,federazione delle sinistre [prc-pdci sel SINISTRA EUROPEA -GUE NGL] possono ottenere oltre le previsioni. Non voglio discutere chi ha distrutto la sinistra e di chi ha colpe , i torti e le colpe in un modo o nell’atro e’ di tutti. Ma …c’e’ un MA . LA DOMANDA E’ QUESTA CHE SI PONE NELLE SINISTRE :- E’ POSSIBILE ANCORA DOPO 22 23 ANNI ALLEARSI ,SUI TERRITORI ANCORA CON IL PD? Io ,dico no ,rompere senza indugio con il pd sui territori regionali provinciali comunali ecc.ecc.La C.G.I.L , L’ANPI E ALTRI NEL LORO PICCOLO SI SENTONO ,MA…fanno fatica per le l’hobbie dl pd. .LA CAMUSSO LITIGA CON CREMASCHI ,L’ANPI PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE NON SI SENTE E NON SI VEDE ,L ‘ ART.18 ELIMINATO DALLA FORNERO E RENZI-B-ALFANO . IO DICO E RIPETO BASTA CON IL GIOCO. Rompere con il pd si puo’. ad ANCONA L’ALLEANZA TRA PRC PDCI SEL HA OTTENUTO IL 10.5% HA RECUPERATO IL 3% LA FEDERAZIONE DELLE SINISTRE DEVE NASCERE CRESCERE COME ERA NEGLI ANNI PASSATI. CON IL POPOLO ,CON LA GENTE E NON TROVARE LE SCORCIATOIE PER FARE I LICCHE’ CON IL PD .;o inventarsi un altro nome . 1-manifestazione nazionale prc pdci sel 2-,,cordinamento 3-rilanciare insieme i giornali comeLIBERAZIONE E GLI ALTRI RINASCITA FARE LA STAMPA IN UNA COOPERATIVA SIMILE AL ‘ MANIFESTO’ . IO ASPETTO CHI VIVRA’ VEDRA’. NON HO ALCUNA INTENZIONE DI OFFENDERE NE METTERE ‘ZIZZANIA’ MATTEI RINALDO.

  • Dario

    Con Rfc si può e si deve discutere, ma ricordati caro compagno che il tuo partito, per dei capricci incomprensibili, non ha aderito a L’Altra Europa con Tsipras: e questo dice tutto. Il fronte della sinistra va ricostruito, ma in modo serio, con chi ci sta e non con chi riesce a trovare problemi ovunque. Il PD è il principale problema a livello partitico, ma se a livello locale qualcosa funziona sarebbe stupido tirarsi fuori. Dove i candidati sono scadenti, Sel corre da sola o si allea con Rifondazione e al limite con Pdci: è il solito discorso, bisogna guardare alle persone. Ma ti ricordo ancora che non siete riusciti a tenere unita nemmeno la Federazione della sinistra… più serietà, più sinistra, meno PD, in attesa che Renzi sparisca e che si possa finalmente ragionare sulla sinistra. Bersani andava benissimo… (giusto ieri sera parlava di lotta all’evasione su La7, parola che Renzi nemmeno conosce).

  • RINALDO

    caro compagno ,DARIO ,LO SO E MI DISPIACE MA L’ERRORE SENZA OFFENDERE L’HA FATTO LA SPINELLI DICENDO .:_NE FACCIAMO A MENO DEI VOSTRI 4 VOTI… E si e’ visto dopo che e’ aumentato l’astenzionismo del5%,.( dal27 al31%) . qualsiasi sinistra i 3 gruppi devono staccarsi dal pd renzi o no . BERSANI e’ in gamba ma …il pd e’ un’altra cosa. PRIMA di renzie ,il P.D. HA ABOLITO QUASI L’ART.18 ,HA PRIVATIZZATO SEMPRE DI PIU’, PATTEGGIANDO E INTROMETTERE LA LEGGE FORNERO. ,HANNO PARTECIPATO ‘ DEMOCRATICAMENTE ‘ AI BOMBARDAMENTI prima con la ex-yugoslavia, libia e via via. HAI PIU’ LETTO L’UNITA’ ,e’ diventato peggio dei giornali dello sport.o repubblica . da 1000.000 di elettori a meno di 50 000 essere di sinistra io sono comunista ma la sel almeno e’ socialista? E POI aumentando sempre su l’anticomunismo dal PD , MA BASTERA’ QUESTO? La federazione unita fronte popolare e spero sia plausibile puo ottenere ottimi risultati unendoci ed anche vero dalle fondamenta . A LIVELLO locale ,qui ‘ad ancona il pdci o sel o prc avessero fatta l’alleanza il voto non lo davo per niente. ,LO DAVO SUBITO ALLA ALLEANZA DI SINISTRA D’OPPOSIZIONE O MI ASTENEVO. Sempre a parare e discutere per come e per cosa? Se sono di sinistra e progressisti facciano meno discussioni e agire . COME per esempio bloccare le delocalizzazioni delle aziende i parcheggi in mano al comune e non hai privati [almeno la meta’] piano ristrutturale delle case ,edifici non utilizzati che stanno a marcire anno dopo anno ,centri per l’impiego alla regione e non gestita dai privati CERCHI LAVORO COME IERI AD ESMPIO 127.392 POSTI DI MAGAZZINIERE TROVIT LAVORO ….[MA CHE CAVOLATE SCRIVONO] . CONTROLLO E PIANO QUINQUENNALE AZIENDE CHI LAVORA IN NERO FARLE CHIUDERE O MULTA SALATISSIMA E VIA VIA……. IL P.D.S E RIFONDAZIONE E I VERDI INSIEME OTTENNERO + DEL 35% RICORDATI DARIO E FACEVANO POLITICA …IL PDS E LE SINISTRE E I COMPAGNI SPERO CHE TROVEREMO UN ACCORDO . OGNUNO FA COME SI SENTE PER ORA VOTO POI PER LE ALLEANZE IO CON IL PD NO MANCO SE MI PAGANO . Io ho votato la lista scrivendo il nome AMATO E ‘LA SINDACHESSA ‘ di SAN BENEDETTO [ IL NOME NON RICORDO] ALTRI NON MI HANNO CONVINTO DA EX-PD E ANTICOMUNISTI . C’E STATA ANCHE UNA RACCOLTA DI FIRME CONTRO L’ESCLUSIONE DEI COMUNISTI ITALIANI PUIO /POTETE ANDARE SUL SITO DEL PDCI E INFORMARVI. CONCLUDO E ….AUGURI E CAMBIATE ANCHE VOIALTRI SENZA OFFENDERE I COMUNISTI E DIMENTICARE DOVE HANNO MANGIATO PRIMA. NON SOLO PRC+PDCI +SEL /SINISTA EUROPEA -GUENGL ALL’ITALIANA. MATTEI RINALDO

  • Peppe Parrone

    Caro compagno Dario, dopo aver fatto tutto il percorso che va dal PCI a SEL, e naturalmente alle ultime europee aver sostenuto l’Altra Europa con Tsipras, pur non avendo al momento nessuna tessera di partito, mi trovo d’accordo col tuo intervento di risposta al compagno Rinaldo, meno la parte che riguarda il PD di Bersani. Faccio un solo esempio che è significativo e di grande importanza. Nel 2005 la Legge N° 262 (28/12/2005), al comma 10 dell’art.19, OBBLIGA il trasferimento allo Stato delle quote di partecipazione alla Banca d’Italia, prevedendo l’emanazione entro tre anni di un Regolamento per disciplinare il trasferimento delle quote in possesso di “soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici”. Succede invece che a Dicembre 2006, governo Prodi, invece di applicare la legge, o magari accelerandone i tempi, interviene sulla Banca d’Italia, ma semplicemente per cambiare lo Statuto, cosa che poi da lì si è arrivati al famoso decreto IMU-BANKITALIA, approvato alla Camera, utilizzando la “ghigliottina” messa dalla Presidente, che io stesso ho contribuito a fare eleggere nelle liste di SEL. Quindi caro Dario, io sono sempre pronto a continuare la battaglia per una vera SINISTRA, ma questo è possibile soltanto se la facciamo partire dal basso, e avendo piena conoscenza degli ultimi vent’anni.