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Mercoledì, 23 aprile 2014

Caro Renzi sul reddito minimo sei fuori dalla realtà e dall’Europa che tutela le persone

precari

In Italia ci sono 18 milioni di persone a rischio povertà, un milione di famiglie senza reddito da lavoro e il premier ci informa di non voler istituire una misura presente in tutta Europa come il reddito minimo perché “non è d’accordo”. Qualcuno di competente potrebbe innanzitutto spiegare al Premier che il reddito minimo di cittadinanza non esiste: c’è il reddito minimo garantito e il reddito di cittadinanza. Che sono due cose ben diverse.

Il primo, dovrebbe sapere Renzi, c’è in tutta Europa tranne, guarda caso, in Italia e in Grecia, i due Paesi più in crisi. E serve a dare fiato a chi non ha lavoro, a chi è disoccupato, a chi è sotto una certa soglia di reddito, ai giovani che vogliono formarsi. Serve a redistribuire risorse da chi ne ha troppe a chi non ne ha nessuna. Renzi ha preso in giro per mese con la storia del sussidio universale, con il reddito da dare a chi perdeva il lavoro e ora ecco svelata la maschera.

Infine c’è una risoluzione del Parlamento europeo, non la Trojka, non la Bce, che dice agli Stati di migliorarlo e poi chiede all’Italia di istituirlo. Renzi dovrebbe sapere che In Parlamento ci sono proposte di legge di SEL, di M5S e del PD.

Invece di dar retta ad Alfano, a Sacconi e al dogma della precarietà senza tutele, una volta tanto ascolti l’Europa democratica.

 

Commenti

  • Guido

    Penso che Renzi conosca bene gli argomenti citati dal candidato Furfaro ma credo che abbia un’altra impostazione politica non che dia retta ad Alfano e Sacconi. Tirare a sinistra chi vuole rompere a tutti i costi la concettualità destra sinistra per motivi innovatori o comunque controconservatori penso sia tempo generoso ma sprecato anche in chiave elettorale. La lotta per almeno un reddito minimo garantito, come misura monetaria di welfare e appunto innovativa per un paese arretrato e familista come l’Italia, per essere compresa dovrebbe avere un carattere culturale, non solo funzionale alla cosiddetta cogente crisi economica. Capisco le necessità di brevità a cui siamo sottoposti, ma la velocità é anch’essa elemento fondante di quel turbocapitalismo che contrastiamo fortemente. L’occasione di introdurre un caposaldo di weltare contemporaneo é a mio parere lontana ma anche se fosse vicina, porrei un’avvertenza; il reddito minimo garantito così come proposto lascerebbe aperta la porta ad una probabile riduzione generalizzata dei salari e degli stipendi. pertanto sono del parere che se vogliamo universalizzare un diritto come questo dovremmo prendere in considerazione, nella dimensione di precarietà esistenziale generalizzata, il concetto di incondizionalità e di conseguenza scegliere che questa tutela garantita sia erogata ad un campo sociale ampio ed intergenerazionale. Un saluto speranzoso!

  • Peppe Parrone

    Intervento condivisibile. Per l’adozione del reddito minimo garantito prima, e del reddito di cittadinanza poi, è già da anni che insistiamo, con raccolta firme …… ma la musica è stata sempre la stessa: dove trovare i fondi necessari ??. Oltre alla risposta che abbiamo sempre dato e che ancora valida, come il taglio degli F35, l’evasione fiscale, le grandi opere inutili, ecc…ecc…possiamo aggiungere un’altra della quale nessuno ne parla?. Posto che per statuto la BCE non dà soldi direttamente agli Stati, ma alle banche commerciali, che poi attraverso l’acquisto di titoli li girano allo Stato aggiungendo gli interessi, facendo così aumentare il debito pubblico di circa 80 miliardi l’anno. Considerato che il TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA, e precisamente all’articolo 123 comma 2 così recita: ” gli enti creditizi di proprietà pubblica che nel contesto dell’offerta di liquidità da parte delle banche centrali, DEVONO ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea, lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.” Ecco la domanda: perché in Italia non ci deve essere un ENTE CREDITIZIO DI PROPRIETA’ PUBBLICA, che nel rispetto dell’articolo 123 del Trattato possa prendere i soldi direttamente dalla BCE al tasso dello 0,25% facendo risparmiare all’Italia circa 70 miliardi l’anno?????? Ci sarebbero le risorse sia per il reddito di cittadinanza che per altre cose ancora.