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Martedì, 31 maggio 2016

Commissione antimafia, Costantino: campanello d’allarme sul VI municipio Roma. Bene a presentare relazione

urne, seggi, schede elettorali

«Dal lavoro della commissione antimafia, che ha vagliato le liste elettorali di 13 comuni e trovato casi di incandidabilità, ineleggibilità e autocertificazione falsa, emergono alcuni casi nel sesto municipio di Roma. Alcuni mesi fa presentai una relazione su quel municipio che imponeva un approfondimento su un territorio difficile della capitale. I fatti ci hanno dato ragione perché i casi che emergono sul VI municipio sono casi gravi che lanciano un campanello di allarme da cogliere e di cui bisognerà tenerne conto». Lo afferma la deputata di Sinistra Italiana della commissione parlamentare Antimafia Celeste Costantino.

«Il controllo delle liste del VI Municipio della capitale, prosegue la deputata di SI, ha individuato ben tre casi: Antonio Carone (Viva L’Italia con Tiziana Meloni) è risultato incandidabile viste le 8 condanne definitive, tra cui una per ricettazione; Giuliano Antonio (Lista Storace Marchini Sindaco) è risultato fuori dal codice di autoregolamentazione antimafia perché condannato in primo grado per tentata estorsione e Domenico Schioppa (Iorio Sindaco) condannato per detenzione d’armi qualora eletto andrebbe sospeso in base alla legge Severino. La commissione parlamentare antimafia ha svolto un lavoro importante, prosegue la parlamentare di SI, che però non rilascia alcuna certificazione antimafia ma certifica il rispetto dell’applicazione della legge Severino e del codice antimafia. È importante dirlo per non far abbassare la guardia ai cittadini e alle forze politiche. Chi non rientra in questa casistica non significa che non abbia potuto avere contatti o internità alle mafie», conclude Costantino.

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