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Lunedì, 21 luglio 2014

De Cristofaro replica alla ministra Boschi: non siamo sassi su binario, vogliamo rimuovere macigni di scelte sbagliate

Giuseppe De Cristofaro

«Qui non stiamo discutendo di una legge elettorale, ma della riforma che cambierà l’architettura costituzionale del Paese per i prossimi decenni. Per queste ragioni credo che, se le opposizioni chiedono maggiore approfondimento e una maggiore articolazione della discussione, ciò non possa essere tacciato semplicemente come una volontà di rallentare il cambiamento». Lo ha detto in Aula il senatore di SEL Peppe De Cristofaro appoggiando per conto del Gruppo Misto-Sinistra Ecologia Libertà la richiesta avanzata dal M5S per il ritorno del provvedimento in Commissione e per il non passaggio agli articoli.

«La tesi – ha proseguito De Cristofaro – secondo la quale chi si oppone a questa riforma, chi la considera sbagliata, chi avanza dubbi e perplessità, voglia semplicemente sbarrare la strada alle riforme è propaganda pura. È una tesi che può essere utile per un titolo sui giornali, ma non è utile per il Paese. La verità e che noi non siamo mai stati sufficientemente ascoltati, in più occasioni, quando abbiamo chiesto al Parlamento di essere cauto rispetto la riforma del Titolo V o rispetto al pareggio dl bilancio in Costituzione. Ricordo che anche all’epoca queste raccomandazioni venivano considerate sassi, ma i veri sassi, anzi, i veri macigni sono rappresentati proprio dalle scelte sbagliate operate nel corso di questi anni».

«In ogni caso, che ci siano o meno i due terzi dei voti a favore di questo ddl, dovrà esserci il referendum popolare, perché il referendum e il popolo sono sempre sovrani. E credo che questo sarebbe il miglior modo per il Governo di dimostrare che non si tratta di svolta autoritaria, ma semplicemente di opinioni diverse. Se è così, mi auguro che questo dibattito – ha concluso De Cristofaro – possa attraversare l’intero Paese e non semplicemente l’Aula parlamentare».

Commenti

  • pietro

    spiegate bene attraverso la televisione a quelle tante persone che non hanno internet e non si possono comprare il giornale al mattino che questa non e’ la riforma ma e’ la caancellazione della costituzione repubblicana scritta con il sangue ed e ancora giovane.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Purtroppo, la televisione è appannaggio dei 3 partiti di maggioranza, non c’è spazio per nessun altro. E anche sulla maggioranza dei giornali è così. Vedete, per esempio, cosa hanno avuto il coraggio di dire su Repubblica, giornale cosiddetto “di sinistra”, in occasione della fuoriuscita di Migliore e i suoi: videorepubblicait/politica/ceccarelli-c-e-davvero-bisogno-di-sinistra-e-liberta/169930/168419 (Il sistema antispam mi impedisce di scrivere il link in maniera corretta, aggiungete i punti)
    Falsità in malafede (una su tutte, “Vendola che sta sempre a Roma e ancor più in televisione”, cose da pazzi) per cercare di schiacciare l’ultimo partito di sinistra presente in parlamento.
    No, purtroppo i media tradizionali non sono un’opzione. Per cui, avanti con l’ostruzionismo (macigni, non sassi, rigraziamo la Sig.ra De Petris per i 5900 emendamenti presentati, a fronte dei 100 presentati dai grillini, a ulteriore dimostrazione della differenza fra chi ciancia e chi fa i fatti) e speriamo che i 2/3 non ci siano, e poi si che bisognerà fare una campagna forte per il referendum. Ma perché non ci siano i 2/3 ci vuole una fronda PD con le palle, che vota contro al proprio partito, e purtroppo penso che non sarà così, a partire dal parolaio Civati saranno tutti allineati. Speriamo che mi sbagli.

  • Dario

    Purtroppo i due terzi ci saranno, perché per ora l’unica persona che si è dimostrata coerente annunciando che non voterà la riforma è Chiti: quelli di FI fanno solo sceneggiate, mentre tutti gli altri cosiddetti dissidenti del PD rientreranno come sempre, primo tra tutti Mineo.