È questa la sfida che lancia Monica Frassoni, ecologista europea e capolista in Lombardia per il Senato per SEL, in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. «L’Italia deve contribuire a un deciso cambio delle politiche economiche e sociali verso la riconversione ecologica e a un rilancio della legittimità democratica dell’Unione Europea, afferma Frassoni.
Per riconquistare i cittadini europei occorre una forte discontinuità nelle priorità di azione e di spesa dell’UE; occorre rilanciare il grande progetto democratico dell’Europa federale. I cittadini europei vedono solo vertici e riunioni di governanti nazionali spesso non in grado di decidere nulla o concentrati su tagli e austerità. Invece, devono essere e sentirsi coinvolti, in grado di poter influire su quello che l’UE decide, continua Monica Frassoni.
Il nuovo governo italiano dovrà contribuire a cambiare direzione di marcia. A partire dal ruolo del Parlamento nazionale ed europeo: decisioni fondamentali per i popoli europei non possono più essere prese solo da 27 capi di Stato divisi tra loro e senza alcuna visione comune.
Anche per questo, è importante che SEL e la coalizione di centrosinistra “Italia. Bene Comune” ottengano un risultato in grado di permettere di governare l’Italia e di consentire di preparare per il 2014, un cambio di maggioranze nella Commissione e nel Parlamento europeo. L’Italia può e deve andare oltre la “credibilità” conquistata da Mario Monti grazie alla sua ortodossia liberista, conclude Frassoni.