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Mercoledì, 12 febbraio 2014

Governo, Vendola: partecipazione di Sel? Fantapolitica

vendola

«Credo che si tratti veramente di fantapolitica, un governo che comprenda i diversamente berlusconiani è per noi un governo antropologicamente respingente». Lo ha dichiarato il leader di Sel, Nichi Vendola.
«Un governo che non mette in discussione l’agenda dell’austerity, quella per cui l’Italia ha reso norma costituzionale il fiscal compact, quella che sta impoverendo tanta parte della società italiana, così come accade in tutta l’Europa meridionale, è per noi l’oggetto della nostra polemica. Noi – ha proseguito Vendola – vorremmo andare al governo, siamo una sinistra di governo, ma siamo una sinistra che vuole governare un ciclo alternativo a quello dell’austerity. Una scissione in Sel sull’appoggio al governo? Francamente – ha concluso – mi pare che siano veline che qualcuno ha messo in giro sperando di poter lucrare attenzioni che non ha da parte mia».

Commenti

  • Alessandro Bucari

    No alle larghe o strette intese. Renzi o Letta al timone poco cambia. Una maggioranza del genere ha dimostrato solo la sua inefficacia e la sua inconcludenza. Legge elettorale e poi al voto. Per creare un governo che metta al centro della sua azione un serio piano lavoro, lotta senza quartiere all’evasione fiscale, maggiore progressività delle imposte, lotta alla precarietà, riforma della politica energetica. Cambiare si può!

  • ercole

    Grande Niki concordo pienamente. Lasciamo che il pd si massacri come ormai succede da 3 anni la scissione se facciano loro visto che ormani sono 7 anni da quando sono nati che si massacrano per narcisismi e personalismi, un partitto che ha resuscitato 2 volte Berlusconi. Un partito che si autodistrugge che risponde alle lobby nel nome della governabilità a tutti i costi. Un partito che ormai si sposta sempre di più a destra un paritto che uccide in continuazione i suoi dirigenti un partito in perenne crisi di identità. Renzi vuole solo il potere per continuare il massacro con politiche di austerity .

  • Gemma

    Concordo pienamente, lasciamo che il PD faccia accordi con Berlusconi, al quale assomigliano sempre di più, e che si massacrino al loro interno. Spero che siano solo illazioni dei giornali le notizie di scissione in SEL e della Boldrini come ministro. Vorrei anche che SEL fosse più critica nei confronti del PD. Capisco la difficoltà di far sentire la propria voce e le proprie idee con una stampa che tende spesso a emarginare SEL e ignorare le proposte che fa , ma si deve trovare un modo democratico per farsi sentire, quel 2,5 dei sondaggi deve salire

  • Luca Daniele

    Non bisogna fare seguire i fatti però: se uno sostiene il governo quando gli manca qualche voto (come è successo col governo Letta) vuol dire seguire il PD nel suicidio dell’anima di sinistra.
    Poi aggiungerei che se il PD vuole essere alleato di SEL o semplicemente un partito “democratico” dovrebbe cambiare la legge elettorale in modo tale che se SEL riesce a superare la soglia di sbarramento bene se fanno una soglia troppo alta che SEL (o altri partiti) non raggiungono la soglia stessa (e quindi che non saranno rappresentati in parlamento) quei voti non confluiscano direttamente nelle tasche sel PD (per quello che riguarda SEL).
    Perchè se la coalizione prende 30%, SEL prende il 3% e la soglia è 4%, il PD non può appropiarsi di tutto il 3O% e quindi del 3% di SEL: altrimenti un elettore di Sinistra si troverebbe rappresentato da questo PD, che di sinistra non è!!! Io credo che sia meglio non essere rappresentati, che essere rappresentati molto male.

  • Valium

    Non ho capito… fanno una legge elettorale che distrugge le minoranze, che esclude i partiti coalizzati più piccoli dalle coalizioni dando però il contributo al partito maggiore, impostano un maggioritario in una realtà italiana palesemente frammentaria e ora Renzi vuol fare un nuovo governo senza andare alle elezioni? Ma col cavolo!

  • alessandro

    “Repubblica” è ormai un giornale di partito (del PD)…invece di parlare del lavoro che stiamo facendo in Parlamento ci nominano solo per citare notizie(false!) di fusione. Tra l’altro fossero documentate…sono solo delle loro fastidiosissime congetture. Qualcuno glielo dica. Nel PD noi non ci entriamo!

  • Tonino Fornaro

    Non semplificherei troppo la situazione. Renzi al governo con Alfano significa prima di tutto rompere l’accordo tra Renzi e Berlusconi sulle riforme istutuzionali. Cosa di non secondaria importanza. Significa anche spostare Alfano su posizioni di minore ricattabilita’ da destra di un governo Renzi perché Renzi assicura la vita all’intera legislatura, tutto guadagno per Alfano. A SEL rimane di svolgere la sua giusta politica: opposizione al governo Renzi, autonomia chiara rispetto al PD e costruire quella sinistra che anche Tsipras ha tracciato per l’Europa.

  • Frank

    Leggo che nel piano di Letta c’è un nuovo e pesantissimo taglio alla scuola secondaria (1/5 delle ore) quindi semplicemente per me non esistono più, anche se conterò nulla!

  • MGiovanna

    Leggo su varie fonti che in Sel ci sarebbe una parte che vorrebbe un accordo governativo con Renzi. Magari con buone intenzioni, che però, per quanto mi sforzi, non riesco a capire. Non sarà che la nostra modestissima percentuale dipenda anche da questa “contraddizione interna” che, di fatto ci rende ambigui e paralizzati in molte occasioni? Un partito del 2% dovrebbe almeno sfruttare in positivo questa percentuale e sentirsi svincolato da tutti quei tatticismi e malinteso senso di responsabilità tipiche dei partiti più grossi che aspirano a comandare più che a governare. Noi dovremmo almeno fare un pò di fuochi d’artificio!

  • francesco

    Se il PD non è un Partito di Sinistra perchè non si annuncia la rottura definitiva del Patto di Alleanza stipulato da Vendola con le primarie e la conseguente accettazione della “Carta di Intenti”? Non basta la critica al PD come suggerisce Gemma, ma urge la presa di distanza da un Partito che ha introiettato nel suo DNA la logica mercatista della società, che governa con le destre per compiacere i Poteri Forti, che ha commistioni con la grande Finanza, come dimostrano le vicende UNIPOL e MPS. Se non esce da questo equivoco, Sel è destinata all’obblio e i segnali ci sono già tutti…

  • joey libero

    cmq sempre alleati del berluskino, vero $€£?

  • claudio

    La ragione per cui il consenso a SEL si è così ridimensionato ed assestato tra il 2-3% dipende essenzialmente dall’inaffidabilità che stiamo dimostrando e dalla nostra incapacità di assumere una linea chiara di medio periodo. Si può giustamente essere molto critici con il PD ma quello che non si può fare (come invece abbiamo fatto) è presentarsi in coalizione e poi subito dopo, dato che il risultato non è sttao quello atteso, sfilarsi. Questo atteggiamento ci qualifica come inaffidabili agli occhi della maggioranza dell’elettorato che si aspetta invece una maggiore coerenza (perchè ciò che chiede ad un partito è di avere un progetto concreto per la società e che sia in grado di portarlo avanti anche in condizioni avverse). Con il PD o alternativi ad esso era una decisione da predere prima delle elezioni e mantenere dopo. Ieri volevamo entrare nel PD e poi ci abbiamo ripensato, volevamo appoggiare la candidatura di Martin Schulz, adesso quella di Tipsiras, ci siamo scissi dal PRC e poi adesso vogliamo fare liste comuni alle Europee e continuiamo a farle in molte realtà locali. Non è colpa della stampa è colpa nostra e prima lo capiamo e meglio è, anche perchè continuando così il passo verso l’irrilevanza sarà davvero breve.

  • Giuseppe

    Purtroppo da molto tempo i media tentano di oscurarci, bisogna trovare qualche altro modo oltre al sito per far conoscere le ns. iniziative anche Parlamentari. Quindi forza e coraggio per le Europee cerchiamo di superare lo sbarramento anche da soli con il ns. simbolo. Che il PD sia il ns. alleato naturale penso sia pacifico però non a tutti i costi anche perchè stà ritornando all’autosufficienza Veltroniana (vedi legge elettorale). Quindi caro Gennaro essere leali e alleati anche alle amministrative può andare bene, ma essere sottomessi per qualche poltrona o strapuntino non penso valga la pena, anche alla luce del risultato politico congressuale.

  • francesco

    Più le ore passano , più risulta evidente che Nichi Vendola sta preparando il terreno per indurre Sel a digerire un possibile, futuro governo-Renzi.
    E’ il saltimbanco più sfrondato e spericolato emerso nella politica italica dal dopoguerra a oggi!
    Arriva persino a suggerire a Renzi una lista di proscrizione (con Giovanardi mai) ma disponibile a coabitare con altri esponenti di destra (leggi N.C.D.) meno chiacchierati o palesemente compromessi.
    Ergo: Non risulta che Giovanardi abbia mai contattato un padrone d’azienda per assicurargli favori, mentre è agli atti la telefonata di Vendola a Gerolamo Archinà, dirigente dell’ILVA di Taranto in cui promette “collaborazione” fattiva.Se le cose stanno così, è bene che si guardi con onestà intellettuale a quale deriva stia precipitando il gruppo dirigente di SEL…

  • Gemma

    SEL si è presentato in coalizione con il PD su un programma fatto con Bersani e con la prospettiva di governare insieme per cambiare le cose. Una volta appurato , per l’ ottusità dei grillini e le spaccature all’ interno del PD ( ricordo i 101 voti contro Prodi) , che questo non era possibile SEL poteva solo sfilarsi. Che volevi, che facessimo un Governo insieme a Berlusconi governato da Letta nominato direttamente dal Presidente della Repubblica ? Con un programma di destra? Sarebbe stato un tradimento verso il proprio elettorato e un suicidio per SEL. Io approvò in pieno la decisione di restare all’ opposizione. Poi probabilmente ci possono essere stati degli errori e bisogna trovare il modo per dire le cose con più chiarezza e fare in modo che arrivino proposte politiche chiare agli elettori. Però la stampa ci mette sicuramente di suo per oscurarci.

  • Gemma

    Non mi sembra proprio che sia così né dalle dichiarazioni di Nichi né da quello che ha appena affermato Nicola Fratoianni in tv. Mi sembra sia chiaro che SEL non entrerà nel Governo Renzi. Questa è la situazione ad oggi, se le cose dovessero cambiare sarei la prima a fare una critica feroce. È per favore, smettetela con Archina’ , non avete altri argomenti.

  • francesco

    C’è un solo uomo al comando, e non è Gino Bartali…

  • Spaccafumo

    Sarebbe il caso, se non desiderate governare insieme al NCD, di assicurare a Renzi i voti necessari a liquidare subito quel partito senza se e senza ma. Altrimenti rischiate di scomparire voi.

  • Attila

    Quoto in pieno. Se Sel vuole continuare ad esistere ci vuole una presa di distanza netta dal PD e dalla sua politica di subordinazione ai poteri forti. Non basta che Vendola dica che non va al governo, ci vuole un attacco frontale e deciso, ed iniziare a fare opposizione dura come la fanno i 5S. La prima cosa da fare è fare rotolare la testa della Boldrini. Scusate se lo dico in maniera così brutale, ma è un segnale che dovete mandare agli elettori, ha fatto strame delle regole parlamentari per inchinarsi alle banche. E’ inutile che ci stracciamo le vesti sugli F35 se poi regaliamo soldi alle banche per fargli passare lo stress test. Lo slogan non era “noi la crisi non la paghiamo”?

  • Spaccafumo

    Riassumendo: quale partito alle prossime elezioni prenderà il 100% dei voti cancellando sia Berlusconi che il PD?
    Il M5s o Sel?

  • francesco

    Oggi i “rumors” danno la Boldrini come probabile ministro del governo Renzi.
    E’ la condizione per convincere Vendola a effettuare una nuova capriola e garantire “una opposizione costruttiva” all’ennesimo esecutivo della Trllateral…

  • claudio

    La questione Gemma (scusami se rispondo in ritardo ma solo oggi ho avuto tempo per collegarmi) è molto più semplice; se accetti di far parte di una coalizione in cui le decisioni vengono assunte a maggioranza a quella procedura ci si deve attenere. Ci siamo presentati in coalizione con il PD: SI (se non volevamo stare a quella regola potevamo tranquillamente candidarsi da soli e correre il rischio di non superare la soglia di sbarramento; nessuno ci ha obbligati a sottoscrivere le regole di funzionamento della coalizione se non eravamo daccordo).
    Abbiamo rispettato le regole di democrazia interna sottoscritte con il patto di coalizione: NO, una volta ottenuti i seggi ci siamo sfilati, le ragioni di merito (che condivido) sono secondarie.
    Il nostro suicidio stà tutto qui nella coazione all’inaffidabilità che abbiamo dimostrato come PRC quando partecipavamo alle coalizioni di centrosinistra e che ripetiamo come SEL. Inaffidabili e presuntuosi dato che da minoranza pretendiamo di condizionare la maggioranza della coalizione. Se non vogliamo sottostare alle decisioni di altri basta candidarci da soli e se consideriamo – in generale – il PD inaffidabile o incompatibile politicamente con le nostre posiizoni allora NON ci candidiamo MAI in coalizione con esso, né a livello Nazionale, Nè e soprinvece rischiamo di assomigliare di più a dei bambini che fanno le bizze perchè non hanno il giocattolo che sognavano.