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Martedì, 7 ottobre 2014

Il ministro Alfano ai prefetti: annullate le registrazioni delle nozze gay. Il governo contro le giunte che riconoscono i diritti

matrimoni

Il governo contro le giunte di centrosinistra. Stamattina il ministro Alfano ha annunciato che intende firmare una circolare che sarà inviata a tutti i prefetti con la quale chiederà di cancellare le trascrizioni delle nozze gay contratte all’estero registrate finir in quanto non sono conformi alle leggi italiane.  E il ministro precisa: «Dove risultino adottate queste direttive sindacali in materia di trascrizione delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all’estero e che vogliono essere registrate in Italia, dirò ai prefetti che si dovranno rivolgere ai sindaci rivolgendo loro un invito formale al ritiro di queste disposizioni e alla cancellazione, ove effettuate, delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati».

L’annuncio del ministro dell’Interno arriva il giorno dopo la richiesta fatta dal Consiglio comunale di Milano al sindaco Giuliano Pisapia di iscrivere le unioni tra persone dello stesso sesso celebrate all’estero all’Anagrafe. A Bologna le prime trascrizioni sono state fatte a settembre, non senza polemiche.  E il sindaco della città, Virginio Merola, non ha intenzione di fare passi indietro: «Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque, ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco». Il primo cittadino di Bologna chiarisce: «Nessun motivo di ordine pubblico impedisce la trascrizione. Occorre che il Parlamento – ha detto Merola – si decida finalmente ad approvare una legge, questo è il tema che dovrebbe riguardare un ministro della Repubblica». La mancanza di una legge nazionale è stata definita dal primo cittadino ”un’inadempienza vergognosa”. «Leggeremo la loro stupida circolare, annulleranno l’atto , non sarò certamente io a farlo e – ha concluso Merola – si assumeranno le loro responsabilità».  Anche a Grosseto le registrazioni sono partite ad aprile, con una modifica nella dicitura: ‘coniuge e coniuge’ invece di ‘marito e moglie’.

Nicola Fratoianni coordinatore nazionale di Sel: «Alfano ci spiega che ha insistito perché fosse posta la fiducia sul jobs act e contemporaneamente ci informa che ha scritto ai prefetti perché vengano annullate le delibere dei sindaci che hanno deciso di trascrivere e dunque riconoscere le nozze tra persone dello stesso sesso celebrate all’estero. Insomma due passi che chiariscono bene come il cambio di verso guardi più al medioevo che al futuro».

Per Nichi Vendola «Evidentemente nel governo delle larghe intese a Renzi spetta la parte degli annunci, mentre chi detta legge sui diritti sociali è il diversamente berlusconiano Sacconi. E sui diritti civili e sulla dignità è la libertà delle persone detta legge il diversamente berlusconiano Alfano, famoso per la vicenda kazaka e per aver votato a suo tempo la vergogna della Bossi/Fini».

Sel da alcuni mesi ha lanciato una campagna nazionale per la registrazione di questo tipo di unioni in tutti i comuni.

«Ora – prosegue il leader di Sel – come un ministro della polizia austroungarica dell’epoca risorgimentale tenta di bloccare i passi in avanti della società italiana. Impresa vana la sua, non ci riuscirà. L’Italia per fortuna è più avanti dell’ottusità dei suoi governanti. Sono certo che nessun sindaco, nessun consiglio comunale abbasserà la testa». Rimane solo un’amarezza – conclude Vendola – che c’entrate voi, amici del Pd con questa destra medievale? Che ci state a fare al governo con loro?»

 

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