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Venerdì, 11 luglio 2014

Ilva, decreto governo svela che siamo ancora al punto di partenza

Taranto manifestazione per Ilva

Siamo all’ennesimo decreto sull’Ilva di Taranto, ogni governo sforna decreti che sembrano essere come delle pozioni magiche, che dovrebbero risolvere i problemi complessi del piu’ grande impianto siderurgico d’ Europa. Credo che il merito di questo decreto sia quello di svelare che siamo alla casella di partenza: 2 anni persi, un piano ambientale anche molto ambizioso, ma largamente da realizzare e da cantierizzare. E i problemi rinviati di governo in governo, di decreto in decreto. 

I soldi dei Riva sono soldi sequestrati, possono essere utilizzati? E se sono confiscati e vengono utilizzati configurano l’ipotesi di aiuto di Stato? Qualcuno in 3 governi di larghe intese ha parlato con Bruxelles? Ancora, cosa si ritiene di fare relativamente ad una produzione che se non riparte con finanziamenti adeguati rischia lo schianto?

Stiamo nella condizione di svendere l’Ilva? E quale imprenditore straniero, per quanto facoltoso, può comprarsi una fabbrica che ha inglobato anche alcune migliaia di cause di risarcimento? Ci sono molte domande che dicono che bisognerebbe sedersi ed affrontare anche con competenza tecnico-giuridica un problema che invece è stato affrontato dal governo Monti, dal governo Letta e ahimè rischia di essere affrontato anche dal governo Renzi con improvvisazione, superficialità, e sciatteria.

 

Commenti

  • francesco

    Dopo i precedenti poco edificanti (devo ricordarti la conversazione telefonica con Archinà?) dovresti esimerti dal fare interventi sulla questione Ilva. Hai fatto già troppi danni per le maestranze, per la città di Taranto, nonchè per l’intera Sinistra con il tuo “maancheismo” istituzionale. E ancora continui imperterrito a coltivare rapporti privilegiati con quell’area politica compromessa con i poteri forti che, furbescamente, continui a definire di “centrosinistra” per non precluderti un possibile, futuro salto della quaglia.

  • Roberto

    Trovo scorretto e ingiusto il tuo commento.
    Vorrei ricordarti che Nichi ha telefonato ad Archinà per salvare il posto di lavoro di qualche centinaio di operai.
    Pertanto, evitiamo semplificazioni sterili e cerchiamo di affrontare con serietà la questione gravissima dell’ILVA di Taranto.
    Sono Tarantino e addolorato della superficialità con la quale gli ultimi governi di “larghe intese” hanno gestito la situazione della nostra sfortunata città.

  • battistino

    Roberto che vuoi che ne sappia, Franceco il grullino trool nella pagina di SEL, o peggio il duretto puretto o poveretto, che vuoi che ne sappia, forse non ha mai lavorato in vita sua, altrimenti saprebbe che anche un piccolo rappresentatnte sindacale molte volte deve intrattenere rapporti con persone che di certo non ama, ma che per il ruolo che hanno in azienda sono suoi interlocutori, così come deve fare un assessore, un sindaco e anche un presidente di regione, che vuoi che ne sanno questi ipocrioti che tacciano vendola di tutto e di più.

  • battistino

    Poi un o che crede alle boiate di un fascio come Travaglio, ma per favore gentaglia di cui la sinistra deve fare ameno.