Tornare a casa per votare è facile dirlo, difficile spesso a farlo. Ma se ci si organizza insieme il viaggio potrebbe rivelarsi una scoperta. L’azione che vi proponiamo oggi è quella di organizzarvi, chi ha una macchina e deve rientrare nel comune di residenza può dare un passaggio a qualcuno che ne ha bisogno se vuole esercitare il suo diritto di voto. Come farlo? Su facebook c’è una pagina organizzata per permettere lo scambio di informazioni. Così puoi risparmiare, far risparmiare altre persone e puoi viaggiare in compagnia. E potrebbe rivelarsi una piacevole soropresa. Ogni voto è utile, il tuo può essere decisivo!
Perché tornare a votare? Ce lo spiega un elettore. “Non ce la facevo all’idea di non tornare. Detesto gli indifferenti, quelli che mi dicono ‘votare o non votare è la stessa cosa, tanto non cambia mai nulla, è tempo perso’. Ma come, già mi tolgono il diritto di studiare, aumentando le tasse universitarie, vivo in un paese che è l’unico ormai in tutta Europa a non investire più nella formazione, a non offrirmi la possibilità di un dottorato, di una specializzazione, e dovrei anche togliere a me stessa il diritto di votare, di esercitare una scelta? Ma posso, a vent’anni, aver già chiuso con l’idea e la speranza che non si possa cambiare? È da idioti farlo, in fondo è anche per questo che siamo ridotti così male, no? Allora ho preso un treno, quello che costa di meno e ci mette di più, poi devi cambiare da una città all’altra, ma sono arrivata in tempo, perché voglio che la mia indignazione abbia voce e voto la sinistra, voto Vendola, perché è l’indignazione che cambia, che sa governare il cambiamento, come in Puglia, non l’urlo e l’insulto che alla fine mi resta in gola”.
