“Eurogruppo, Bce e Fmi” hanno “violato leggi e trattati” e provocato negli ultimi quattro anni “una catastrofe sociale e politica” senza precedenti in Europa. È il durissimo atto d’accusa contenuto nel rapporto approvato oggi a larghissima maggioranza (27 sì, 7 no, 2 astenuti) dalla Commissione lavoro e affari sociali del Parlamento europeo sulle attività della troika. Il relatore, il socialista spagnolo Alejandro Cercas in una conferenza stampa ha definito «urgentissimo» un piano per il lavoro «finanziato con lo 0,5% del Pil, quando per le banche è stato usato il 7%».
«Hanno lavorato come macellai, non come chirurghi» sono state le pesanti parole usate dal relatore del rapporto sulla troika in Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro. «Hanno sbagliato misure e tempi di applicazione» dice Cercas, osservando che ora «Impressiona la collera sociale di gran parte della società in Europa».
«La posizione espressa dal Parlamento Europeo dimostra l’urgenza di rafforzarne il ruolo di scrutinio ed indirizzo politico sulle istituzioni comunitarie. Ha detto Francesco Martone responsabile esteri ed Europa uscente di Sel. Un problema non solo di metodo, come l’assemblea europea chiaramente dichiara, la Troika non è legittimata a decidere delle politiche economiche e finanziarie. Ma anche di merito viste le tremende ricadute sociali delle ricette da essa imposte. La posizione espressa dal Parlamento europeo è solo l’ultima di una serie di atti di verifica, indagine e scrutinio che evidenziano ancora una volta la necessità ormai irrinunciabile di metter mano all’architettura istitizuonale dell’Unione per costruite istituzioni politiche forti e democratiche che siano il fondamento del progetto federale degli Stati uniti d’Europa. Uno dei pilastri della visione e del Programma politico di SEL per l’Altraeuropa».