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Martedì, 16 giugno 2015

Pistelli all’Eni, Marcon: carica incompatibile con ex incarico governativo. Strani intrecci tra politica e aziende di Stato

pistelli

«Il vice ministro degli esteri Lapo Pistelli non avrebbe dovuto accettare di diventare vice presidente dell’ENI. Il suo nuovo incarico è in palese e sostanziale conflitto di interessi con la precedente carica governativa. Pistelli è persona competente e preparata e proprio per questo poteva evitarci questo brutto scivolone». Lo afferma il deputato di Sel Giulio Marcon che ha presentato una interrogazione parlamentare con i deputati di Sel Scotto, Airaudo e Palazzotto sul

«Il vice ministro, prosegue l’esponente di Sel, ci dirà di avere avuto il via libera dall’autorità garante della concorrenza, come prevede la legge Frattini sul conflitto di interessi. Più o meno è quello che ci è stato detto di De Gennaro (ex capo della Polizia) e Marta Dassù (ex vice ministra degli esteri) quando in un recente passato sono entrati a Finmeccanica. Sarà, ma a noi sembra uno strano intreccio tra politica e aziende di Stato. L’Eni ha interessi in tutto il mondo con alcune preferenze che guarda caso coincidono con le deleghe di Pistelli alla Farnesina, denuncia Marcon. È allora forse malizioso pensare che Descalzi abbia scelto Pistelli proprio per l’esperienza accumulata nelle relazioni istituzionali e diplomatiche, in paesi e aree-chiave per l’ENI, costruite esercitando la funzione pubblica di vice ministro degli esteri? Solo per questo motivo Pistelli avrebbe dovuto declinare l’offerta ricevuta. Per motivi di forma, sostanza e opportunità. Che poi il vice ministro degli esteri ci venga a raccontare che la proposta per l’incarico all’ENI è arrivata “chiacchierando con una certa regolarità” con l’Amministratore Delegato Descalzi, avrebbe potuto risparmiarcelo», conclude Marcon.

 

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