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Lunedì, 27 ottobre 2014

Reggio Calabria, in bocca al lupo al nuovo sindaco Giuseppe Falcomatà

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Reggio Calabria si sveglia con un nuovo Sindaco. Porta nel suo cognome una storia importante, un affetto e una speranza. Tutti abbiamo amato il Sindaco Italo Falcomatà. Adesso dopo anni di disastri del centro destra di Giuseppe Scopelliti e il commissariamento per ‘ndrangheta del Comune arriva a rivestire quella carica il figlio Giuseppe. A lui va un in bocca a lupo, ci auguriamo presto di assistere ad un’altra primavera. Buon lavoro.

Commenti

  • mariosi

    Auguri.Pero’ cara Celeste,ti potevi impegnare un po’ di piu’ per Sel,visto il pessimo risultato di lista.

  • AuroraAustrale

    Auguri un tubo, Sel ha avuto un risultato pessimo.
    Avremmo un dovere di rappresentanza nei confronti delle istanze di Piazza San Giovanni, tanto più al Sud dove il disagio sociale è maggiore.
    Era proprio necessario aggregarsi al carrozzone del neo-sindaco?

  • Dario Accurso Liotta

    Pessima la situazione di SEL a Reggio e buona parte della responsabilità è del gruppo dirigente nazionale che nulla ha fatto negli ultimi due anni per sanare le divisioni… Celeste ha le sue responsabilità come Ferrara, ma ovviamente quando si inizia a stare in parlamentpo nesuno ne risponde più chissà perchè ?

  • Mgiovanna Bencistà

    Forse è giunto il momento di smettere di avere il ruolo delle sacche di sangue per trasfusioni. Non conosco la situazione, ma è evidente che Sel è stata ritenuta assolutamente inutile. E allora c’è poco da festeggiare in quanto partito. Come cittadini molto probabimente si, ma non ci può bastare

  • AquiloneSchritttempo

    auguri al nuovo sindaco… ma SEL ha poco da festeggiare! Sveglia!

  • mariosi

    Ma insomma, Fratoianni e Vendola assistono a questi autogoal ed alle ridicole affermazioni tipo queste senza far niente!
    Ma li leggono i commenti?.

  • francesco

    Le divisioni che attanagliano i militanti delle strutture periferiche non sono la causa del declino inarrestabile di Sel, ma un effetto collaterale.Tutto è riconducibile alla linea dettata da Vendola 5 anni orsono (con la scissione dal PRC) che sanciva l’alleanza strategica con il Partito Democratico per costruire una “Sinistra larga e moderna” dichiaratamente anticomunista.Linea che non è stata messa in discussione neanche al recente congresso di Riccione, nonostante partorì l’appoggio “ufficiale” alla Lista Tsipras grazie a una mozione risultata maggioritaria ,e maldigerita dal gruppo dirigente.
    Alla luce degli ultimi sviluppi che registrano il fallimento del “centrosinistra” (Milano, Genova, Cagliari, Governo centrale) e l’1,7 % rimediato a Reggio Calabria, si deve convenire che “la linea giusta” è un’altra. Una linea che deve segnare l’alternatività al Partito Democratico ,puntello fondamentale delle moderne oligarchie finanziarie.

  • marco

    Ovviamente concordo sulla costruzione di una alternativa.Il tutto pero’ deve avvenire su una ampia piattaforma dove SEl si fa protagonista e non subisce alla Tsipras.
    Forse e’ tempo che anche Niki contribuisca ma si faccia da parte se continua nella sbagliata idea di rimanre in Puglia,sbaglio politico gravissimo e ad al momento insanabile.