Sei in: Home › Attualità › Notizie › Sel incontra Naomi Klein: i cambiamenti climatici entrino nelle agende dei governi altrimenti è ipocrisia
Mercoledì, 4 febbraio 2015

Sel incontra Naomi Klein: i cambiamenti climatici entrino nelle agende dei governi altrimenti è ipocrisia

photo 2
Nichi Vendola, il gruppo parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà, Marco Furfaro (resp. ambiente) e Francesco Martone (resp. esteri) hanno incontrato Naomi Klein e attivisti di associazioni e rappresentanti di comitati locali come Asud, NoTriv, Action, La Strada e altri che si battono contro le devastazioni ambientali per discutere dei cambiamenti climatici, a partire dal suo ultimo libro “Una rivoluzione ci salverà”.
Nell’incontro si è discusso di quanto austerità e cambiamenti climatici segnino oggi la vita delle persone e di interi paesi e quanto sia necessario, per contrapporre una valida alternativa a questo scellerato modello di sviluppo, proporre un paradigma che faccia della lotta ai cambiamenti climatici un’opportunità. Cioè l’idea di non solo limitarsi a “resistere” dinanzi alle trivellazioni, il consumo di suolo, l’inquinamento. Ma l’opportunità di mettere in campo un paradigma che si fondi sull’idea che giustizia ambientale e giustizia sociale non solo non siano in contraddizione ma, al contrario, totalmente integrate e dipendenti l’una con l’altra. Anche per questo, SEL e il gruppo parlamentare lanceranno un osservatorio sulla giustizia climatica cercando di incrociare le istanze dei movimenti e delle associazioni sul territorio in modo da portare la loro voce nell’assemblea di Montecitorio.«Penso che tornare al più presto a ragionare sul fatto che c’è un modello di crescita e sviluppo che estrae la ricchezza dalla devastazione dei fattori ambientali sia importante» ha dichiarato Nichi Vendola,  a margine del un seminario-incontro con la scrittrice e giornalista Naomi Klein.

«E penso – prosegue il leader di Sel – che sia ancora più vero ed attuale in un Paese come l’Italia che sta misurando drammaticamente cosa significhi ad esempio il cambiamento del clima, con le alluvioni, con il fatto che piove sempre di meno ma piove sempre di più in forme violente e concentrate, e quindi con conseguenze alluvionali. E le alluvioni disvelano il disastro che è figlio dell’antropizzazione, del sovraccarico di cemento in un territorio delicato e fragile».

«Allora tutto questo non ha a che fare con i convegni, o con i salotti delle anime belle. Ha a che fare concretamente con l’agenda della politica, e con l’agenda di governo. Per noi, in un Paese come l’Italia dove si dice cambiare verso e poi concretamente ad eßempio tornano le trivelle a bucare i fondali del mar Adriatico. Avere la forza anche di avere una relazione planetaria per costruire una battaglia politica efficace e’ decisivo. Nanni Klein e’ davvero una figura decisiva per fare questo, perché disvela cosa c’è dietro tanti discorsi generici e ipocriti».

«La verità è bisogna proprio intervenire sul modello di capitalismo, e pensare che va ricostruita la nozione di ricchezza. Non ci può essere nel mondo futuro una ricchezza privata che non sia anche ricchezza collettiva. Se la ricchezza privata viene estratta dalla devastazione dei beni comuni, allora li c’è un problema. Si mette in discussione il vivente e il futuro della specie umana. Ecco – conclude Vendola- io credo che la radicalita’ di questo pensiero aiuti la politica a camminare sui sentieri di giustizia»

Commenti