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Venerdì, 1 agosto 2014

Senato, Sel e M5S rientrano in aula. De Petris: garantita la possibilità di esprimerci. E arrivano anche i primi segnali di dialogo

Senato

Sel e Movimento 5 Stelle rientrano in aula dopo i colloqui con il Presidente Grasso, che ha assicurato spazi di discussione aperti per le opposizioni.  «La nostra battaglia con i 6.000 emendamenti aveva il solo scopo di presentare la nostra proposta alternativa su tanti punti. Per quanto ci riguarda noi rientriamo, visto che ci è ridata la voce, per esprimere la nostra posizione». Così Loredana De Petris (Sel) in aula. E arrivano anche i primi segnali di apertura al dialogo. 

«Finalmente dopo giorni e giorni di muro contro muro e mancanze di risposte sui temi che abbiamo posto con i nostri emendamenti è arrivato un primo segnale di disponibilità non solo da parte dei relatori, ma anche , ed è questa la vera novità, da parte del Governo a dare risposte nel merito di alcune delle questioni che avevamo posto. Come sempre abbiamo detto in questo giorni siamo disponibili a discutere e a confrontarci per giungere a quelle mediazioni alte che servono a costruire quello spirito costituente che fino ad oggi è mancato». Così la senatrice Loredana De Petris, capogruppo di SEL e presidente del Gruppo Misto al Senato.

 

«Siamo andati via perché non c’erano le condizioni di dibattito e discussione democratica. Ci rendiamo conto che è in atto una percorso difficile e noi non ci tiriamo indietro» ha detto il capogruppo pentastellato Vito Petrocelli. Lo stesso non ha fatto però la Lega Nord, nonostante l’appello di Petrocelli «Ci auguriamo che la Lega continui a fare opposizione insieme a noi nel modo in cui abbiamo fatto insieme finora»: in aula è rientrata solamente Patrizia Bisinella, che ha spiegato a nome del gruppo che «non intendiamo più darvi una legittimità che non avete, di fronte alle ipocrisie che vediamo in questa aula».

«Ci auguriamo che agli impegni del presidente Grasso corrisponda una gestione del dibattito tale da garantire un confronto pieno, libero e democratico», concludono i senatori di SEL

Commenti

  • Gemma

    Avrei preferito l’ abbandono dell’aula , tanto non cambieranno niente, forse qualche piccolo contentino che non cambia nulla. Questa porcata con questo metodo era meglio se la votassero da soli

  • Silvio de Lutiis

    Alla senatrice De Petris vorrei ringraziarla per la grande battaglia parlamentare fatta in queste ultime settimane. E’ chiaro che il nostro orientamento sul complesso della riforma è negativo comunque ora non abbandoniamo la battaglia per facilitare gli strumenti di democrazia diretta, mi riferisco ai referendum propositivi, a una procedura snella per le leggi di iniziativa popolare, all’obbligatorietà dei referendum per le leggi costituzionali e per i trattati internazionali. In questo modo avremo degli strumenti per combattere l’eccessivo accentramento dei poteri dovuti alla pessima riforma del Senato e allo svuotamento della sovranità nazionale dovuto ai trattati internazionali ( ricordiamo del pericolo TTIP nei prossimi mesi ).