Invita un amico, un collega, un vicino di casa a bere un buon caffè. In cinque minuti puoi dire, in tanti modi, “benvenuta sinistra”.
“Stamattina il caffè era più buono del solito. Ho ricevuto un invito al bar e devo dire che ho fatto bene ad accettarlo. Un amico che non vedevo da tempo si è fatto vivo e mi ha offerto un caffè al bar. È uno che ho sempre apprezzato per la sua onestà e per il modo che ha di vedere le cose. A differenza di me dedica parecchio del suo tempo nel fare politica, lo ritrovo ogni tanto la domenica in piazza che distribuisce del materiale di Sinistra Ecologia Libertà, il movimento di Nichi Vendola. Appena mi ha visto mi ha chiesto il voto: ‘e ti spiego perché’, si è affrettato a dirmi. In pochi minuti mi ha fatto un ragionamento su come può essere questo rassegnato e ingiusto Paese se la sinistra andrà al governo. Abbiamo parlato di cose che ci toccano direttamente, della pensione che si allunga, del lavoro dei nostri figli che manca, dei diritti che ci hanno tolto uno ad uno sfilandoceli sotto il naso. E ho sentito, come non mi capitava da tanto tempo, una voglia di reagire; ho sentito che possiamo cambiare le cose, che la politica può essere diversa da com’è e che dipende molto da noi, anche da me. Oggi al bar non ho fatto le solite chiacchiere, ho sentito invece le parole giuste, che mi riguardano. Forse per questo il caffè stamattina mi sembrava più buono del solito”.
