Sei in: Home › Attualità › Notizie › Vigevano, visita al reparto di Ostetricia. No alla chiusura
Mercoledì, 16 marzo 2016

Vigevano, visita al reparto di Ostetricia. No alla chiusura

sanità_alla_toscana_il_primato_delle_regioni

Sono stato a Vigevano (Pv), ad incontrare la Direzione sanitaria dell’Ospedale Civile, il personale ed il Primario del Reparto di Ostetricia perchè questo Punto nascite è a rischio chiusura.

L’Ospedale ha tutti i requisiti previsti per la sicurezza della madre e del neonato, assistenza ginecologica e pediatrica h24, neonatologia, terapia intensiva e subintensiva, ma l’aritmetica del Ministro Lorenzin vuole chiuderlo. Infatti nel 2015, e solo lo scorso anno, il reparto non ha raggiunto il fatidico obiettivo delle 500 nascite, si è fermato a 473 e per 27 in meno la Lorenzin lo condanna.

Ma c’è la possibilità della deroga! Si, ma la Regione Lombardia non l’ha richiesta, ma come è possibile? …solo per 27 in meno, sarebbe senz’altro concessa.

Infatti c’è un altro ma… La Regione Lombardia da alcuni anni ha attivato una convenzione in città con una clinica privata, il Beato Matteo del gruppo Rotelli, che ha l’ostericia che ha avuto la fortuna di superare, anche se di poco, la soglia delle 500 nascite.

Ecco il gioco è fatto: l’aritmetica del Ministro decreta minimo 500 e Maroni salta sul carro per favorire una struttura privata anzichè difendere e valorizzare quella pubblica. “Piccolo particolare”: il Beato matteo non ha la terapia intensiva (che come sappiamo costa parecchio), poco importa, a quella provvede l’Ospedale pubblico.

Per noi non finisce quì, con la visita in Ospedale. Ci attiveremo sia in sede Parlamentare che presso la Regione per impedire una scelta che sta dentro ad disegno complessivo di privatizzazione del Servizio Sanitario.

Commenti