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Giovedì, 20 marzo 2014

Lazio, contro le mafie Sel con Libera e Avviso Pubblico a Latina

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«Sinistra Ecologia Libertà del Lazio sabato 22 marzo sarà a Latina al fianco di Libera e Avviso Pubblico per la XIX Giornata della memoria di tutte le vittime innocenti e dell’impegno contro tutte le mafie. Il nostro partito sarà presente con molti dei suoi attivisti e amministratori dei comuni della Regione, di Roma Capitale e dei suoi municipi». Lo dichiarano in una nota Giancarlo Torricelli, coordinatore Sel Lazio e Mattia Ciampicacigli responsabile Legalità di Sel Lazio.

«Lo scioglimento del Comune di Nettuno per infiltrazioni mafiose degli anni scorsi e le note vicende del mancato commissariamento del Comune di Fondi, così come le tante intimidazioni nei confronti di politici e giornalisti locali, testimoniano con chiarezza quanto la criminalità organizzata si sia ormai radicata stabilmente nella nostra regione. Lo confermano, tra l’altro, anche i dati più recenti forniti dalla Commissione antimafia, i risultati conseguiti dalla Direzione investigativa antimafia e le inchieste della magistratura. Basti pensare che nel 2012 il Lazio con le sue 7877 segnalazioni è stata la seconda regione, dopo la Lombardia, per numero di sospette operazioni antiriciclaggio. Inoltre secondo diverse relazioni dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati, con i suoi 645 beni immobili e aziende (di cui ben 479 nella sola provincia di Roma), la nostra regione si colloca inoltre tra le prime sei regioni nella classifica nazionale per numero confische. Senza dimenticare inoltre che anche il Lazio ha le sue ‘terre dei fuochi’ e un incremento esponenziali di illegalità ambientali: 2800 infrazioni solo nel 2012, l’8,2% del totale nazionale – aggiungono – Dinanzi a una tale emergenza la politica non può più esimersi dalle proprie responsabilità. SEL farà della riaffermazione dei diritti civili e sociali, così come della legalità democratica la madre di tutte le proprie battaglie politiche. Si impegnerà a mobilitare le migliori competenze sul campo, interloquendo con le realtà della cittadinanza organizzata, con le associazioni, i sindacati, le categorie produttive del commercio, dell’industria che hanno a cuore questi temi. Assieme a loro valuteremo concrete proposte di intervento politico-amministrativo, tanto a livello regionale quanto negli enti locali. A partire da una sempre maggiore trasparenza nell’aggiudicazione degli appalti, tanto dal lato degli enti appaltanti quanto da quello delle liste delle società appaltatrici. Chiederemo inoltre che tutti i Comuni si dotino di un registro pubblico dei beni confiscati e che si facciano carico della loro destinazione a riuso sociale, nel pieno rispetto della legge 109 del 1996″.

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