Sei in: Home › Attualità › Notizie › Se Giacchetti scopre l’unità del centrosinistra per paura dei sondaggi
Lunedì, 4 aprile 2016

Se Giacchetti scopre l’unità del centrosinistra per paura dei sondaggi

comune_roma
Autore Loredana De Petris, Massimo Cervellini

Riscoprire le virtù del dialogo e dell’unità del centrosinistra solo quando i sondaggi indicano una difficoltà, come ha fatto negli ultimi giorni Roberto Giachetti, è molto comodo ma di scarsa utilità.

Se il Pd avesse avuto davvero a cuore il bene di Roma e dei suoi cittadini avrebbe fatto un passo indietro per mettersi al servizio di un progetto civico serio e ambizioso, di svolta e discontinuità, come ad esempio proponeva Walter Tocci. Sarebbe stato necessario confrontarsi non solo con le forze politiche, come SEL, con le quali si era consumata a Roma la rottura del centrosinistra, ordinata direttamente dal segretario del Pd, ma anche con tutte forze sociali, con le associazioni e le reti civiche delle Capitale. Ciò sarebbe stato tanto più imprescindibile dopo la rottura democratica verificatasi con il licenziamento di Marino. Si sarebbe dovuto mettere a punto un progetto concreto e di svolta per Roma, del quale invece non c’è al momento traccia nella campagna elettorale di Giachetti.

“Sel-Sinistra italiana si è mossa in questa direzione dopo un ampio e capillare confronto, proponendola candidatura autorevole di Stefano Fassina che è in campo e che veicola un programma serio per la rinascita e il risanamento di Roma. Chi vuole davvero il bene di Roma deve confrontarsi con noi sul piano dei programmi concreti nel corso della campagna elettorale, certo non su quello vacuo ed estenuante delle alleanze e di un’unità minata alle radici dalle scelte del PD molti mesi fa.

Senatori di Sinistra italiana

Commenti