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Venerdì, 23 ottobre 2015

Acceleriamo con decisione verso il percorso costituente unitario

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Autore Coordinamento Cittadino SEL di Firenze

Siamo alla vigilia della discussione sulla Legge di Stabilità, attraverso la quale il Governo prosegue il suo disegno di involuzione reazionaria di questo paese. Dopo il Jobs Act, la controriforma della scuola, le dannose modifiche della Costituzione, ora ,il governo attraverso la Legge di Stabilità sceglie di premiare la rendita e l’evasione fiscale, di favorire i più ricchi e i più forti appiattendo la classe media e i lavoratori dipendenti e autonomi ancora più verso il basso. Mostra di non avere alcuna idea per il rilancio del paese se non quella di farci competere con i paesi più poveri sul costo del lavoro. Invece di investire nella ricerca, in energie rinnovabili, difesa del territorio, innovazione tecnologica, ipotizza perfino la privatizzazione delle università.

E’ un segnale importante che la sinistra presente in Parlamento stia lavorando tutta insieme contro la Legge di Stabilità e come Circoli di SEL siamo pronti a portare tra i cittadini la nostra opposizione concreta alle misure del Governo e a promuovere le nostre proposte alternative.

La sinistra in Europa sta ottenendo importanti risultati con Syriza in Grecia, con l’alleanza di sinistra in Portogallo, con le speranze di un buon risultato elettorale nazionale in Spagna e con un nuovo slancio ideale e popolare che arriva dall’elezione di Jeremy Corbyn alla guida del Labour in Inghilterra.

Una sinistra forte è il peggiore incubo per l’1% più ricco del pianeta, per le grandi aziende che eludono il fisco e distruggono l’ambiente, per coloro che ricattano i lavoratori per coloro che cercano di contrapporre lavoratori autonomi a lavoratori dipendenti, mondo del lavoro ad imprenditoria, i migranti ai residenti e coloro che vogliono imporre uno svilimento generale dell’idea di cultura.

E’ urgente la necessità di una sinistra più forte e d’attacco, che da dopo l’estate attendiamo con impazienza. Ma troppe volte il lancio della costituente della sinistra è stato posticipato: temiamo che possa slittare addirittura al prossimo anno.

E’ necessario che SEL eserciti con decisione la sua funzione di traino per le responsabilità che derivano dall’essere la forza più visibile e per togliere alibi a quei compagni della sinistra che sembrano preferire ripiegamenti identitari alla costruzione di qualcosa di veramente nuovo.

E’ necessario che SEL

– coinvolga fin da subito tutti i soggetti associativi interessati e i tanti singoli sfiduciati e delusi

– ridia fiducia nella politica come motore del cambiamento della società, come avevamo indicato il positivo percorso di Human Factor, poi sostanzialmente abbandonato.

Vorremmo in questo modo poter rispondere con forza a coloro che strumentalmente dipingono SEL come un soggetto frenante, tutto ripiegato all’interno in discussioni vecchie e incomprensibili.

A questo proposito è necessario riconoscere che la discussione sulle alleanze per le amministrative ci appare datata e fuorviante.

Oggi nel 2015 chi milita in SEL e a sinistra si percepisce come alternativo sia al neoqualunquismo del M5S sia al neoliberismo del PD. Crede che l’obiettivo di una nuova aggregazione unitaria e più forte della sinistra sia contendere al PD e al M5S, nell’immaginario degli elettori, la rappresentanza delle istanze di giustizia sociale, redistribuzione della ricchezza, equità, onestà, trasparenza proprie della sinistra e capaci di dare una speranza per il futuro di questo paese.

I gruppi locali di tutte le forze che insieme a SEL partecipano al percorso unitario nazionale, sulla base di valutazioni comuni potranno scegliere anche di promuovere alleanze con altre forze politiche, a patto di non nuocere all’unità sul territorio e di non pregiudicare il percorso nazionale.

 

Nel nostro territorio lavoriamo da mesi alla costruzione di un percorso unitario che si sta via via consolidando attraverso scelte elettorali comuni, feste, campagne tematiche.

Chiediamo pertanto che l’Assemblea Nazionale dia concretezza al processo unitario, sollecitando tutti i territori a lavorare insieme agli altri soggetti della sinistra su una serie di priorità tematiche: scuola, sanità, lavoro, ambiente, diritti, Europa.

Il rischio, viceversa, è di contribuire a desertificare in maniera irrimediabile le praterie che esistono a sinistra ed a spegnere quindi la speranza di una sinistra vincente.

Il documento approvato dal Coordinamento Cittadino SEL di  Firenze

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