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Martedì, 24 giugno 2014

Allargare il campo guardando all’Europa

Il doloroso terremoto che investe sel non può essere solo l’occasone per le solite stanche liturgie di una sinistra che appare vecchia e sfiduciata,ma deve produrre un vero proprio shock utile a tutti coloro che vogliono un cambiamento profondo.

La crisi di Sel non è di oggi ma ha radici più lontane.Nella forma la decisione di diventare partito tradizionale incapace di attrarre movimenti e soggettività territoriali,nei contenuti perché stretto nella dicotomia moderatismo/radicalità ha ridimensionato ogni terreno di ricerca sulla conversione ecologica.

Lo sforzo generoso umanamente e ricco intellettualmente di Vendola ha colmato questi divari ma non ha cambiato la natura della nostra proposta.

Da dove ripartire se non si vuole accettare l’idea che il governo renzi è oggi l’orizzonte dell’unico cambiamento possibile?

Innanzi tutto riprendendo un terreno di ricerca che vale per sel ma anche per la lista Tsipras: non abbiamo bisogno di un partito burocratico ma di sedi e circoli popplari radicati dentro la crisi sociale ed ecologica che viviamo.Perchè non andiamo a vedere da vicino in grecia o in catalogna come si sono organizzate forme di autorgazzazione sociale e di cooperazione solidale(dalle mense e scuole popolari agli autoproduttori di energia rinnovabile?

La sinistra che abbiamo frequentato in questi anni oggi è diventata una parola indicibile per molti. La stessa lista Tsipras non ha voluto citarla nel proprio simbolo: non usciremo da questa crisi con una mozione degli affetti o ripiegando in scorciatoie da partitino antagonista o peggio ideologico.

L’ecologismo come frontiera di una conversione radicale della sinistra può essere il terreno di una nuova mobilitazione popolare e sui contenuti a partire dalla lotta contro le grandi opere e anche la cultura politica che ci mette al riparo dall’estremismo parolaio e ci fa giudicare le alleanze e le opzioni di governo sui fatti?

Certo nella crisi della sinistra ci sono anche le responsabilità di noi ambientalisti impegnati in politica: ma forse oggi si possono rideterminare le condizioni di un incrocio nuovo e originale in italia e in europa anxhe per il terremoto in atto nel movimento 5 stelle dopo la sua adesione ai nazionalisti europei e la sconfitta di quanti in quel movimento guardavano ai verdi europei.

Ecco allargare il campo significa anche ricercare un nuovo spazio di agibilità politica per gli ecologisti guardando all’Europa. Da qui passa anche il futuro di Sel se vuole uscire da un confronto che guarda al passato e riprendere il cammino verso il futuro.

 

Commenti

  • Claudio Nesti sel 14°municipio

    Caro Paolo Cento la logica, per uno che si professa militante di sinistra (pur con le difficoltà di definire il senso di questa parola) dovrebbe non essere un opinione. Il Terremoto a cui ti riferisci è palesemente determinato dal fatto che i diversi attori che sono confluiti e si sono aggregati per costituire sinistra e libertà e poi, per non offendere nessuno, sinistra ecologia e libertà, non hanno mai smesso,nonostante la buonissima volontà di molti, di agire ed interagire come tre realtà diverse che dovevano ad ogni singolo sussulto confrontarsi come tali sino al punto di dover fare continuativamente la conta dei voti e delle tessere, creando e disfacendo alleanze tattiche a volte innaturali pur di vincere una mozione o la preminenza di una espressione sulle altre. A partire da questo mi sembra che riproporre come panacea di tutti i mali il mettere in pole position la “Santa Ecologia” sia appunto da considersarsi una forzatura logica che vuol far prevalere una delle tante conseguenze, ovvero una delle tante sfaccettature del problema reale, come se questo fosse l’unico problema che affligge la nostra umanità in particolare in questo momento di crisi. Per quanto mi concerne la grande rivoluzione ecologica di cui a volte ci siamo compiaciuti è sopratutto consistita in un esoso aumento della bolletta dei cittadini tutti a favore dei cittadini pochi che avevano un tetto abbastanza ampio ed una capacità economica sufficente per approtittare del contibuto da me versato nelle loro tasche. Cosa di cui abbondantemente hanno profittato benestanti proprietari di ville , palazzinari, possessori lungimiranti di capannoni industriali, con un miglioramento della respirabilità dell’aria del tutto insufficente a compensare il mio denaro versato in bolletta! Credo che se Sel voglia superare il “terremoto” debba proprio scoffiggere questo atteggiamento settario che continua a creare scontento e protagonismo prevaricatore riconoscibile in ognuno dei componenti originali di sel medesima, e riorganizzare le idee non focalizzandosi su questo o quell’elemento particolare della realtà politica e sociale. L’ecologia la sinistra la libertà, le per contro la mancanza di lavoro, la demolizione della scuola pubblica e con essa della cultura, la parcellizzazione dei luoghi e dei contratti di lavoro creata ad arte per inibire la formazione della coscenza collettiva dei lavoratori, sono tutti figli di un grande e osceno padre che si chiama capitalismo o, se preferisci sfruttamento, dell’uomo sull’uomo. Al di fuori di questo concetto, e vergognandosi di ribadirlo a causa della prevalenza di un mainstream a cui molti hanno deciso di soggiacere, non c’è sinistra ma non c’è neanche nessuna forma di intelligenza e di coerenza. Il contrasto a questa forma di organizzazione sociale e produttiva susseguita a stretto giro alle precedenti forme medioevali è ineluttabile ed improcrastinabile se si vuole evitare che almeno i più giovani di noi debbano assistere alla demolizione della democrazia ed al ritorno dalla barbarie. Galileo è morto centinaia di anni prima di marx e le sue scoperte scientifiche sono state superate e alle volte stravolte , ma il suo metodo di analisi è ancora fondamento per qualsiasi analisi scientifica!