Risultato a sorpresa in Argentina. Per la prima volta nella sua storia, il paese sudamericano dovrà aspettare un ballottaggio per sapere chi sarà il prossimo inquilino della Casa Rosada. Il peronista Daniel Scioli, sostenuto da Cristina Kirchner ha ottenuto all’incirca gli stessi voti del candidato del centrodestra Maurizio Macri. Questa sostanziale parita’ e’ stata determinata dall’ottimo risultato del terzo arrivato, il peronista disidente Sergio Massa che conquista il 21%. Il peronismo rimane quindi maggiorittario anche se rischia di perdere al secondo turno il prossimo 22 novembre.

Ora si apre una nuova campagna elettorale dagli esiti imprevedibili. I due candidati che andranno al secondo turno hanno molto in comune, rampolli di famiglie ricche di origini italiane, cultura liberale e esperienza nel governo di un ente locale. Ma nel caso di Daniel Scioli, conta molto l’essere l’erede del kirchnerismo che ha scelto lui come male minore. Il bisogno di un secondo turno è già una prima sconfitta per un candidato non troppo amato dai fedelissimi dei Kirchner, che se dovesse uscire di scena aprirebbe le porte al ritorno di Cristina Kirchner, sia come leader dell’opposizione sia come candidata tra 4 anni.