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Mercoledì, 12 novembre 2014

Ast Terni, il governo fa melina. Servono proposte. Senza escludere intervento pubblico

ThyssenKrupp

Il Governo sulle Acciaierie Speciali Terni fa melina, non impegna l’azienda ai suoi doveri e lascia alla ThyssenKrupp il logoramento dei lavoratori. Questo è inaccettabile. Il governo Renzi rischia di fare “chiacchiere”, mentre ai lavoratori servono fatti. Sotto i riflettori e davanti alle TV annuncia disponibilità dell’impresa che poi ai tavoli la multinazionale tedesca ridimensiona. Renzi registri che serve un impegno diverso ed efficace del governo, fino ad immaginare la partecipazione pubblica all’impresa, a tutela del lavoro, del patrimonio industriale e del futuro del Paese nel settore manifatturiero.

Il Governo deve spendersi maggiormente a difesa della lavoro, a tutela di quei lavoratori. La Thyssen deve aumentare in modo significativo i tonnellaggi se vuole dare futuro al secondo forno, all’occupazione e all’indotto. L’arrivo da Torino del laminatoio 5, la linea della “strage”, oltre ad essere macabro è il segno della massima speculazione su un impianto da parte della multinazionale che non può essere compensativo dell’occupazione persa. La vicenda dell’acciaio di Terni è la cartina di tornasole delle politiche industriali e del lavoro del governo dei tweet.

 

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