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Giovedì, 14 aprile 2016

Brennero, delegazione di Sinistra Italiana visita il confine: preoccupazione per minacce di chiusura

MEMBERS OF THE SLOVENIA DEFENCE FORCE INSTALL FENCES ON THE SLOVENIAN-CROATIAN BORDER TO PREVENT REFUGEES TO ENTER EUROPE IN BREZICE, SLOVENIA ON NOVEMBER 11, 2015. PHOTO BY ALES BENO/AA

Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, incontrando stamani una delegazione di parlamentari di Sinistra Italiana, ha assicurato che promuoverà incontri, anche a livello internazionale, per “trovare soluzioni ai problemi che l’Austria sta creando al Brennero contro l’ingresso dei profughi”. Lo ha detto, al termine dell’incontro, il capogruppo dei deputati Artuto Scotto, che era accompagnato dagli on Florian Kronbichler e Franco Bordo.

«Il presidente Kompatscher ci ha anche assicurato – ha riferito Scotto – che qualora il flusso degli immigrati aumentasse nei prossimi giorni, ci sarà un impegno strutturale della Provincia per l’accoglienza». La delegazione è ora diretta al confine del Brennero, dove depositerà un mazzo di fiori, con i colori dell’Europa, a ridosso della nuova barriera al Brennero, auspicando che non venga mai chiusa, «perché altrimenti sarebbe la fine».

«Con il presidente Kompatscher – ha fatto sapere ancora Scotto -abbiamo condiviso la preoccupazione rispetto alla stretta che in questi giorni sta facendo l’Austria al confine. Tra l’altro avvertiamo una forte inquietudine anche rispetto alle ultime dichiarazioni del ministro della Difesa di Vienna circa le possibili chiusure della frontiera al Brennero». Secondo Scotto, «c’è un rischio molto forte che questa scelta produca la fine dell’utopia europeista, la crisi profonda della solidarietà fra i paesi. E questo va impedito attraverso il dialogo, il confronto, con una posizione molto ferma sulla necessità di non superare Schengen, di tornare indietro, perché sarebbe un fallimento molto forte».

«Sono purtroppo già in questo momento sotto gli occhi di tutti – ha detto il deputato Florian Kronbichler – i danni arrecati ad ideali fino ad ora rispettati: e sono il primato dell’aspetto umanitario su quello economico, la credibilità dell’Europa quale spazio di libero scambio di persone e merci, il rapporto di buon vicinato fra l’Italia e l’Austria e non ultima l’idea, giovane quanto suggestiva, della Regione transfrontaliera europea Euregio». Kronbichler ha affermato che la posizione di Vienna è caratterizzata dalla «retorica elettorale e dalla drammatizzazione di un fenomeno che, vista la realtà dei fatti, al momento non esiste». «Anche oggi – ha spiegato – sui treni che attraversano il valico, di immigrati non si vedeva traccia».  La delegazione Sel ha tenuto a precisare di riconoscere «con rispetto e in gratitudine tutto quanto l’Austria in passato ha fatto e fa tutt’ora a sostegno della moltitudine di profughi e richiedenti asilo che sta ospitando. Ma proprio a fronte di tali pregevoli prestazioni dispiace di non poter trovare alcuna comprensione per le misure che la democratica Austria si accinge a mettere in atto».

La visita parlamentare è anche in preparazione della manifestazione internazionale di protesta che si terrà il prossimo 24 aprile

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