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Mercoledì, 30 marzo 2016

Caso Regeni, oggi al question time governo risponde a Sinistra Italiana

regeni

“Già il 24 febbraio scorso Sinistra Italiana aveva portato la vicenda dell’omicidio di Giulio Regeni all’attenzione della Camera dei Deputati, ponendo una serie di interrogativi al ministro degli Esteri. Ora, dopo l’ennesimo depistaggio egiziano, il governo è chiamato di nuovo a riferire. Il governo italiano sul caso Regeni intende o no richiamare l’ambasciatore del nostro Paese dall’Egitto per consultazioni? Il governo italiano intende dichiarare l’Egitto Paese non sicuro, adoperandosi affinchè il governo del Cairo ponga fine alla costante violazione di diritti umani e civili nei confronti della popolazione?

Il governo  italiano sul caso Regeni intende o no  richiamare l’ambasciatore del nostro Paese  dall’Egitto per consultazioni? Il governo italiano intende dichiarare l’Egitto Paese non sicuro,  adoperandosi affinche’ il governo del Cairo ponga fine alla costante violazione di diritti umani e civili nei confronti della popolazione?”

Sono le domande che i deputati di Sinistra Italiana porranno domani pomeriggio al governo nell’aula di Montecitorio, durante il question time in diretta tv.

L’ennesima ricostruzione dell’omicidio di Giulio Regeni  – si legge nell’interrogazione a risposta immediata – con la versione offerta dalle autorità egiziane è risultata  non solo grottesca ed oltraggiosa della memoria di Giulio, ma ha rappresentato una vera e propria  offesa alla famiglia e all’intelligenza di tutti gli italiani che attendono la verita’ e che i responsabili di questo omicidio siano assicurati alla giustizia.

Sono numerosi i report e i dossier prodotti dalle organizzazioni umanitarie a partire da Amnesty International che evidenziano continue, numerose e gravi violazioni dei diritti umani in Egitto, tra cui arresti illegali, uso della tortura, violenze di vario tipo. Nei primi due mesi del 2016 sono stati accertati in Egitto 88 casi di tortura, di cui 8 conclusi con la morte della persona sottoposta a sevizie; nel 2015 sono stati 464 i casi di sparizione e 1676 quelli di tortura accertati in Egitto e il caso Regeni e’  soltanto la punta dell’escalation della repressione in Egitto.