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Mercoledì, 22 luglio 2015

Clima, Sel presenta la sua mozione. Pellegrino: chiediamo al governo di non far fallire Parigi

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«Non possiamo arrivare impotenti alla Cop21 di Parigi sui cambiamenti climatici che non e’ un punto di arrivo, ma deve essere un punto di partenza» così in conferenza stampa Serena Pellegrino di Sel che ha presentato la mozione riguardo al clima.

Dopo l’intervento alla Camera di pochi giorni fa, Serena Pellegrino, nominata ieri Vice Presidente della Commissione Ambiente, insieme all’Capogruppo di Sel Arturo Scotto, al Coordinatore del Forum Sel Beta Valerio Calzolaio, Dipartmento Esteri di Sel Francesco Martone e al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Ermete Realacci, hanno presentato oggi in Conferenza Stampa alla Camera la mozione 1-00815 sui Cambiamenti Climatici.

Tale mozione, oltre a mettere in risalto tutte le problematiche più stringenti sulle tematiche ambientali, partendo dalla necessità di impegnarsi per l’abbattimento delle emissioni di Co2 e lo schierare politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti, si rivolge al Governo italiano chiedendogli di non perdere di vista la prossima XXI sessione della Conferenza delle parti – COP21 dei Paesi aderenti alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

La Vice Presidente Pellegrino in conferenza stampa afferma: «chiediamo un impegno forte al Governo Italiano affinché arrivi alla Conferenza di dicembre con un progetto chiaro» e continuando «il Governo si impegni a non fare fallire Parigi».

L’impegno che viene chiesto al Governo, è articolato nella mozione 1-00815: favorire un accordo vincolante per la riduzione delle emissioni globali di gas climalteranti con obiettivi scadenzati; la riduzione delle emissioni di almeno il 45% all’interno del territorio europeo con il raggiungimento dell’utilizzo di energie rinnovabili pari al 40% e l’efficientamento energetico pari al 35%.

Obiettivo la “decarbonizzazione” ma non solo. Fondamentale sarà adottare entro la fine del 2015 il “Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici”; la revisione delle imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali (revisione della così detta “carbon tax”) per accelerare il processo la conversione degli attuali sistemi energetici; la rimozione incentivi e sussidi diretti e indiretti all’uso dei combustibili fossili; l’esclusione dal Patto di Stabilità delle spese legate a politiche e misure di riduzione delle emissione di Co2eq; aumentare la resilienza del territorio attraverso sinergie tra mitigazione e adattamento (iniziativa “patto dei sindaci”); sviluppo coordinato di piani regionali e locali privilegiando le misure ad alto grado di sostenibilità ambientale.

Fondamentale sarà allo stesso tempo porre al centro del dibattito climatico anche il tema dei diritti umani, sempre più stringente quanto si parla di eventi meteorologici estremi e, come sottolineato dall’On. Arturo scotto, di “sovvertimento degli ecosistemi”.

Il Clima cambia e con esso l’aspetto di interi terrori e così diventa assolutamente necessario il riconoscimento giuridico internazionale dello “status” di “rifugiato ambientale”. Gli “eco profughi”, come sono stati definiti coloro che abbandonano la loro terra di origine per cause climatiche, sono sempre i più poveri, donne, bambini, che lottano la guerra della sopravvivenza, dell’accesso alle risorse primarie come acqua e cibo, sono coloro contro i quali, sottolinea il Coordinatore di Sel Beta Valerio Calzolaio, abbiamo come Paesi industrializzati, indetto una vera e propria “guerra climatica” e verso i quali invece dovremmo guardare con attenzione.

Francesco Martone, in merito, sottolinea quanto sarebbe importante riconoscere le capacità propositive, le pratiche tradizionali, dei popoli indigeni e la loro capacità di adattamento per lo studio di politiche ambientali adeguate sottolineando come l’approccio ad esse si sia oggi ridotto a livello internazionale ad un semplice “trade” delle emissioni.

Un cambio di passo va immediatamente fatto per ridare spinta alle capacità propositive dell’Italia, come sottolinea il Presidente Realacci, ma aggiungono i presenti tale cambiamento è impossibile se si continua sulla strada dei combustibili fossili, delle trivellazioni in mare e in terra, quando sarebbe necessaria invece un’immediata trasformazione che veda protagoniste le energie rinnovabili. “Bisogna modificare le cose sbagliate fatte fino ad oggi e annullare completamente l’utilizzo dei combustibili fossili” sottolinea Calzolaio.

Sinistra Ecologia Libertà e la Vice Presidente della Commissione Ambiente chiedono un processo di avvicinamento a Parigi quanto più includente possibile e apre, quale prima firmataria della mozione madre, alla possibilità di lavoro con gruppi affini.

“Le Leggi della Madre Terra sono sopra qualsiasi legge dell’uomo sia essa prettamente politica o economica” sottolinea l’On. Pellegrino.

Invitiamo il Governo ad impegnarsi affinché le leggi dell’uomo siano in grado di vivere nuovamente in armonia con le leggi del nostro straordinario Pianeta.

 

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