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Lunedì, 16 maggio 2016

Consiglio di Stato, riammessa la lista di Fassina a Roma

fassina

Ammesse al voto del prossimo 5 giugno la lista per Fassina sindaco a Roma e la lista di Fratelli d’Italia a Milano. Lo ha deciso il Consiglio di Stato ribaltando le decisioni prese rispettivamente dal Tar Lazio e Lombardia. Il Consiglio di Stato, si legge in una nota, ha riformato la sentenza del Tar Lazio e ha accolto l’appello proposto dalle liste ”Sinistra per Roma Fassina Sindaco” e ”Rete Liberale”, di sostegno al candidato sindaco Marchini, ammettendole a partecipare alla prossima consultazione elettorale per le amministrative.

La sentenza di merito è stata resa dal Consiglio di Stato il primo giorno lavorativo successivo alla presentazione dell’appello. Le liste erano state escluse per la mancata indicazione in alcuni atti della data di autenticazione delle sottoscrizioni. Il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittima tale esclusione perché nessuna disposizione di legge prevede, per la materia elettorale, la nullità di tali autentiche quando siano prive di data, purchè risulti certo che l’autenticazione sia stata effettuata nel termine previsto dalla legge. Il Consiglio di Stato ha sottolineato l’importanza del principio democratico della massima partecipazione alle consultazioni elettorali nei casi in cui le liste siano in possesso di tutti i requisiti sostanziali e formali essenziali richiesti dalla legge.

Palazzo Spada ha, inoltre, riformato la sentenza del Tar Milano e ha accolto l’appello proposto dalla lista ”Fratelli d’Italia”, che era stata esclusa dalla competizione elettorale per l’elezione del Consiglio comunale di Milano per la mancata presentazione delle dichiarazioni di assenza delle cause di incandidabilità. Tale esclusione è stata ritenuta illegittima in quanto è risultato che tali dichiarazioni fossero state depositate, complete in tutti i loro elementi, il giorno successivo, e che il ritardo fosse addebitabile ad un comportamento tenuto dalla stessa amministrazione. Il Consiglio di Stato ha sottolineato, anche in questo caso, l’importanza del principio democratico della massima partecipazione alle consultazioni elettorali nei casi in cui le liste siano in possesso di tutti i requisiti sostanziali e formali essenziali previsti dalla legge.

«Felice per sentenza Consiglio di Stato – il commento di Fassina -. La sinistra torna in campo a Roma più forte di prima».

Commenti

  • Claudio Degl’Innocenti

    C’è un giudice a Roma, che ribadisce un fondamentale della nostra repubblica: “l’importanza del principio
    democratico della massima partecipazione alle consultazioni elettorale”

  • francesco

    La decisione del Consiglio di Stato ha generato il panico in quell’area politica che ha cercato di sabotare una lista alternativa al sistema di Potere che attanaglia Roma. Ora si facciano da parte quelle frange di Sel-SI che a Roma sono culo e camicia con il PD renzusconiano.
    francesco, il primo.