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Sabato, 6 giugno 2015

Contro la povertà, le diseguaglianze e le mafie un reddito di dignità

reddito

Nell’ultimo mese di maggio oltre 40mila post (tra Twitter e gli altri social network) hanno dato conto dell’opinione in Rete, su un tema che muove i sentimenti di giustizia e di equità degli italiani, alle prese con una quotidianità che sembra aver acuito le disuguaglianze di reddito e di opportunità: quasi il 60% è favorevole in modo incondizionato, mentre i contrari sono il 16%. E’ quanto emerge da una inchiesta pubblicata sul sito di repubblica.it.

Una ragione di più per recarsi a firmare oggi la petizione per il reddito di cittadinanza in una delle piazze italiane.

Sono state raccolte fino ad oggi oltre 70mila firme per una buona legge sul reddito minimo o di cittadinanza,  con una mobilitazione dal basso e con centinaia di iniziative a convincere una fetta consistente di parlamentari, ottenendo l’adesione di tutti i gruppi parlamentari del M5S, di Sel, di Area Riformista del Pd e di altri parlamentari del gruppo misto come Civati. Una maggioranza parlamentare per raggiungere l’approvazione del reddito minimo o di cittadinanza comincia ad essere possibile. Ma c’è bisogno di intensificare la mobilitazione.  Moltissimi banchetti sono organizzati da Libera e Gruppo Abele o da altre associazioni che sostengono la campagna. Vi invitiamo a raggiungere i banchetti sia per firmare che per dare una mano.

Qui tutte le iniziative in programma per oggi

Commenti

  • Peppe Parrone

    Alle 17 ci sarò, ma non soltanto per firmare, ma per quello che posso, anche a dare una mano.
    Ma, siccome il problema rimane sempre quello di dove reperire le risorse necessarie, trovo alquanto singolare che nessuno dei gruppi sopra citati nell’articolo abbia fatto propria la proposta dei Certificati di Credito Fiscale, elaborata da tanti Economisti.
    LUCIANO GALLINO, BIAGIO BOSSONE, MARCO CATTANEO, STEFANO SYLOS LABINI, ed ancora, MARIA LUISA BIANCO, MASSIMO COSTA, STEFANO LUCARELLI, GUIDO ORTONA e TONINO PERNA, hanno presentato un progetto sui Certificati di Credito Fiscale.
    Oltre al mio stupore, la domanda è: come mai una proposta che pur rispettando le (stramaledette) regole europee, che mette oltre 100 miliardi all’anno nelle tasche dei cittadini, che non fa aumentare il debito pubblico, perché trattasi di “moneta” a CREDITO, e non a debito, ancora nessuno la prende in seria considerazione???.
    Siamo consapevoli del fatto che nel mondo circolano oltre 5000 di monete complementari, e che questa proposta, oltre a risolvere il Reddito di Cittadinanza in Italia, è l’unica proposta seria per farci uscire dalla crisi???.

  • Gaetano Longo

    Giusto