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Venerdì, 4 luglio 2014

Corte dei Conti approva bilancio della Regione Puglia. Vendola: «Fotografa un impegno ed un salto epocale»

foto Vendola 3

“La Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione Puglia, considerato che sono stati rispettati gli equilibri di bilancio e il Patto di Stabilità interno e i limiti legali di indebitamento, udite le conclusioni del Procuratore regionale che ha chiesto la parificazione del rendiconto di esercizio 2013 con la riserva espressa di procedere alla rideterminazione di alcuni dati, per questi motivi parifica il rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2013 e ordina che i conti oggetti del presente giudizio siano restituiti al presidente della Regione Puglia per la presentazione al consiglio regionale”. Con la lettura del dispositivo da parte del presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, si è conclusa l’udienza per approvare i conti della Puglia, che anche quest’anno ha dato il suo giudizio positivo di parificazione nei confronti del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2013.

«Il giudizio positivo di parifica del bilancio 2013 della Regione Puglia è la fotografia di un avanzamento, credo, molto significativo. Oggi, questo giudizio di parifica della Corte dei Conti ha fotografato un impegno e un salto epocale». Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’udienza della Sezione regionale di controllo della Puglia della Corte dei Conti per il giudizio di parificazione del rendiconto generale 2013 della regione Puglia. Giudizio di parifica espresso dalla Corte in considerazione “che sono stati rispettati gli equilibri di bilancio, il patto di stabilità interno ed i limiti legali d’indebitamento”. Positiva dunque la valutazione sulla gestione economica della Regione per il 2013.

«Per me – ha detto Vendola – essere riuscito a portare, addirittura, un avanzo nella spesa sanitaria, mentre crescevano i livelli essenziali di assistenza; cioè aver attraversato una fase durissima, risanando i conti, ma non lesionando i diritti dei cittadini è davvero un gran bel risultato. E poi complessivamente, è stata positiva la nostra capacità di correggere storture, di risanare, razionalizzare e pulire».

Secondo Vendola «anche aver portato, in un decennio, il debito storico della Regione Puglia da quasi 3 Mld a meno di 1,3 Mld, significa essersi comportati come il buon padre di famiglia, che deve essere virtuoso soprattutto quando deve spendere i soldi dei cittadini».

Anche sulle aziende partecipate, la relazione è molto chiara. «Tutte le società partecipate regionali chiudono il 2013 con risultato positivo, fatta eccezione per le Terme di Santa Cesarea». Per Vendola questo è un dato sorprendente e “anomalo” che andrebbe comparato con quello delle altre regioni d’Italia.

«Siamo l’unica Regione d’Italia – ha sottolineato Vendola – che ha quasi tutte le partecipate in condizioni floride, con un avanzo di amministrazione. Se uno dovesse fare una comparazione tra la Società Aeroporti di Puglia e le altre società aeroportuali, o tra l’Acquedotto Pugliese e le altre società che gestiscono aeroporti, ne avrebbe immediatamente contezza».

«Credo che il sistema regionale, nel suo complesso, esca valorizzato nella propria capacità di pulire tutto ciò che non andava – ha aggiunto il Presidente della Regione – e vorrei anche ricordare, sommessamente, che la Puglia è l’unica regione che non è stata precipitata nello scandalo di “rimborsopoli” ed anche questo varrebbe la pena di sottolinearlo».

Vendola infine non ha mancato, nella sua relazione questa mattina, di far riferimento ai vincoli del Patto di stabilità che “stanno determinando una situazione che potrebbe diventare catastrofica per un ente come il nostro” e alla “ingiustizia e alla discriminazione specifica” che viene perpetrata ai danni della Puglia.

«La Puglia – ha spiegato Vendola – per i limiti del Patto di stabilità può spendere poco più di 300 euro pro capite mentre i nostri vicini lucani possono spendere più di 900 euro pro capite. Questa è una grande ingiustizia perchè la regolamentazione dei vincoli del Patto è fatta su una base cronologica arbitraria, l’indicazione cioè di un anno, e non di una serie di anni, che per noi è stato un anno particolarmente sfortunato. E quella base di calcolo ci mette nella situazione, insieme alla Lombardia e al Veneto, di essere discriminati. Io sento – ha concluso Vendola – che c’è la violazione dell’art 3 della Costituzione in questa reiterazione di un Patto che discrimina. E questo problema è drammatico soprattutto per chi è virtuoso».

 

 

Commenti

  • Dario

    Alla faccia di tutti i giornali che raccontavano una fantasiosa situazione opposta. I risultati ci sono, e impressionanti: i fatti sono molto più importanti delle parole, e Vendola ha dimostrato che si può fare buona politica senza annunci enfatici quotidiani.

  • mariosi

    Bravo Niki.Ora pero’,dedicati a SEL nazionale e lascia la Puglia ai pugliesi .
    Gia’ ,si reputa,che Tu abbia fatto un grave sbaglio a lasciare ai luogotenenti la barra di Sel.

  • claudio

    E’ così Dario i fatti ci sono e sono molto più importanti delle parole.
    C’è tuttavia una piccola annotazione a margine che non può essere con tanta nonchalance omessa: Vendola non è il reggente della Puglia, non la governa né da solo, nè con una maggioranza “monocolore” targata SEL. Governa la Regione Puglia con il PD (metà dei consiglieri regionali della maggioranza che sostiene Vendola è di quel partito). Ma il PD non sono quei “brutti, sporchi e cattivi”, gli “odiosi nemici della sinistra” che si vagheggia spesso anche su questo sito?
    Certamente si può – a ragione – fare più di un distinguo ma al “succo” la verità è che tendiamo a considerare il PD buono quando è utile a sostenere i nostri candidati (come in diversi comuni tra cui Cagliari e Milano) e “cattivo” quando (con qualche ragione visti irapporti elettorali di forza) dovremmo essere noi a fare la spalla.
    Ripeto di distinguo se ne possono fare davvero tanti (anche ragionevoli e convincienti se guardiamo la realtà per compartimenti stagni) ma nell’insieme è oggettivo che è così. Andava bene Bersani pechè candidato “debole” che sarebbe stato più facile condizionare e non và bene Renzi che è più forte e più decisionista. Eppure il partito ed il programma sono gli stessi (come non sono diverse le idee del PD Pugliese da quelle del PD nazionale). Ma non eravamo noi che vogliamo mettere le idee davanti alle persone?
    Allora coerentemente decidiamo se il PD è un partner maggiore o un nemico. Non può essere entrambe le cose a nostro piacimento perchè non è credibile ed infatti non siamo più tanto (elettoralmente) creduti.

  • Guido Conti

    Scusa se m’intrometto ma la tua analisi è davvero fuorviante…ma chi parla di nemici o di buoni? Ma chi ha costruito Italia Bene Comune? E chi ha svoltato a destra definitivamente accordandosi con Forza Italia sulla Costituzione e legge elettorale e con NCD sul governo senza nemmeno parlare a sinistra? Chi starà con Juncker in Europa? Gli enti locali sono un tipo di amministrazione, il Governo nazionale è altro, e altro ancora è la commissione UE….E’ con la politica che si scelgono le alleanze, non con la presunta tradizione o ancor peggio con lo steccato vetero o anti qualcosa….Nella complessità i venti milioni di persone che non votano, sono cittadini o siccome non votano non contano?
    In politica non si è creduti, se si ha una direzione culturale e un minimo di orizzonte programmatico, si perseguono, non si sceglie a seconda dell’onda o del raccattar voti o peggio ancora con accordi sul potere nominalistico e conservatore…
    Se da un partito come SEL si esce a destra in nome della libertà e dei diritti, o si è in malafede o ci si arrende al conformismo del potere al momento dominante…..
    Coraggio, la terra di mezzo è una posizione di sfida politica alternativa, non di comodo poltronistico..,,.Un saluto speranzoso!

  • Dario

    Vabbè dai, Civati è uguale a Renzi, il PD pugliese è uguale a quello campano, Giorgio Gori è uguale a Decaro. Se dobbiamo fare i bambini, facciamo i bambini. Andiamo al governo con Forza Italia dai, che sono persone con cui ragionare, e infatti abbiamo fatto male ad opporci in tutti questi anni a Berlusconi, vero Claudio? E comunque sì, Bersani mi piaceva perché era perbene, un po’ di sinistra su certe cose ma soprattutto debole: avrebbe fatto solo bene qualche “ricatto” da parte nostra (e ti ricordo che Italia Bene Comune era un signor programma elettorale).
    Infine Claudio, in ogni comune ci sono delle alleanze diverse (si va dal PD, all’IDV, ai Verdi a Rifondazione) perché le forze serie, come Sel, valutano, nell’ambito del centrosinistra e della sinistra, se l’alleato a livello locale è valido o meno (e non si allea senza se e senza ma, solo per nome, come suggerisci tu, come un caprone).
    Viva l’immunità per i senatori, viva il condono fiscale, viva il jobs act, viva gli F35, viva il trattamento riservato agli esodati. Claudio, ti prego, non lo dico per offenderti, ma ti troveresti meglio sul sito del PD, dove tutte le schifezze fatte da Renzi e Berlusconi non ci sono, e si vive sereni. Noi siamo la sinistra, non il PD.
    P.S. Vendola governa in coalizione, vero, ma se una cosa non vuole che sia faccia, non si fa: è Presidente di regione, non capogruppo. Per fortuna.

  • claudio

    la mia è (come ho palesemente dichiarato) è un’estremizzazione che tuttavia pone un quesito a cui non rispondi. A meno di non voler considerare una risposta l’illusione di poter decidere di volta in volta come se i ruoli fossero invertiti, ovvero fosse SEL ad avere il 40% dei consensi.
    Poi magari sono io a sbagliarmi, ma se è così perchè SEL stà elettoralmente scomparendo? forse non ve ne siete accorti tu e Guido ma a consensi siamo messi proprio maluccio e la terra di mezzo stà semplicemente diventando, più che un’alternativa politica, un’alternatia e basta ma all’esistenza stessa.
    P.S. Vendola trova un punto di equilibrio e accetta di farsi condizionare dal PD perchè è si Presidente ma da solo non lo restrebbe a lungo. Ti ricordi del prof. Petrella nominato da Vendola per dirigere l’acquedotto pugliese e poi, sempre da Vendola rimosso dopo pochi mesi – su esplicita richiesta del PD – perchè voleva dare ai pugliesi l’acqua gratuita? Giusto per fare un esempio tra tanti su cosa vuol dire strare all’interno di una maggioranza.

  • claudio

    Nel merito poi della “terra di mezzo”, credimi se ti dico che ad essere ridicoli siamo noi, com’è successo ad esempio nella mia città alle ultime elezioni dove dallo stesso gazebo davamo contemporanemante due volantini, uno che lodava il PD con il quale eravammo in coalizione per le elezioni comunali e uno che sparava a zero sul PD al quale eravamo contrapposti alle elezioni europee.
    Tu questo lo definisci “capacità di valutare di volta in volta, libertà di scelta (politica) ma in medicina si chiama “schizzofrenia” ed è una malattina non una virtù. E la maggior parte delle persone che superavano il gazebo ridacchiavano domandandosi (anche a voce) se non dovessero chiamare il SIM (servizio igiene mentale) per richiedere un trattamento sanitario obbligatorio.
    E non erano semplici malignità ma un giudizio politico tant’è che a livello comunale non abbiamo eletto alcun consigliere fermandoci ad un miserrimmo 1,5%. Non so tu ma io schizzofrenico non sono (come non sono un caprone e non ti devi permettere di apostrofare così le persone perchè la pensano diversmanete da te che non sei né il verno né dio nè la reincarnazone di Marx, quindi datti una regolata e fatti un bagno di sana umiltà).

  • Dario

    Il bagno di umiltà dovresti fartelo tu, che non rispondi mai nel merito, ma sempre con le stesse parole sulla necessità di doverci alleare indipendentemente dai programmi, dalle persone e dai progetti (ossia senza se e senza ma). Io col PD in Sicilia, che governa con l’UDC (partito legato alla mafia), non ci vorrei governare. Tu sì? Bene. Veramente credi che le alleanze vadano fatte a prescindere? Ti farò un esempio significativo: ci sono alcune città in provincia di Napoli (non farò nomi) in cui il PD si è presentato in lista con Forza Italia: Sel non c’era, vai ad immaginare perché. Potrei continuare all’infinito. Il PD, come tutti i grandi partiti di questo paese, è diventato corrotto fino all’osso: se delle comunità locali si salvano, lo stesso non si può dire per tante altre. E a livello nazionale è indifendibile (alle elezioni del 2013, Vendola si era alleato con Bersani, non certo con tutti i brontosauri democristiani e non di quel partito).
    Perché non mi rispondi mai nel merito dei provvedimenti di Renzi? Perché sai di avere torto. Ti ripropongo tre domande, dimmi se Sel avrebbe dovuto stare in coalizione col PD e con Forza Italia (i cui fondatori sono collusi con la mafia – alla faccia di Libera e di Don Ciotti) e votare su: immunità ai senatori; F35; decreto Poletti. O non sei d’accordo su nessuna critica fatta da Sel (e quindi sei totalmente del PD) oppure concordi con noi: non ci sono tante alternative, basta leggere gli articoli che pubblicano ogni giorno qua sul sito. Mi basta anche un secco sì, giusto per capire se sei vicino al renzianismo oppure a noi, semplici persone di sinistra e perbene (P.S. “sta” non vuole l’accento, attento).
    Vuoi che Sel si allei sempre e comunque col PD? Per quello, c’è il PSI di Nencini che puoi tranquillamente votare (immagino sia il modello a cui ti ispiri)… Sel non sta prendendo molti voti per lo stesso motivo per cui Berlusconi e Renzi sono amati dagli italiani: oppure hanno ragione gli elettori, e abbiamo sempre sbagliato a valutare questi due personaggi?

  • claudio

    la mancanza di umiltà (e di educazione) Dario è tua che aspostrofi come “caproni” chi non la pensa come te.
    Nel merito delle questioni che poni:
    1) PD e Forza Italia NON stanno in coalizione (cerca di essere un pò obbiettivo quanto guardi alla realtà); per un periodo hanno assieme fatto parte del medesimo governo di “larghe intese” (adesso FI è di nuovo all’opposizione) e non per una scelta ma perchè nessuna coalizione era uscita vincitrice dalle elezioni. Dunque alla tua domanda – posta correttamente e non in modo artefatto – se SEL che si è presentato in coalizione al PD avesse dovuto far parte di un governo di larghe intese per non far affossare il paese (specie dopo che il M5S aveva riso in faccia al leader Bersani della coalizione trattandolo come un rimbambito deficiente) la risposta è SI.
    2) su immunità senatori sono personalmente contrario ma non è su un singolo aspetto che si sceglie o meno di stare in coalizione, semplicemente si vota contro o ci si astiene se il rischio è la caduta del governo. Se da una maggioranza si dovesse uscire per ogni decisione che non si condivide, ogni governo – nazionale o locale che sia – durerebbe in carica 3 giorni al massimo (sai che bene faremmo al paese e ad i suoi cittadini).
    3) su F35 idem come sopra.
    4) voglio che SEL si allei sempre con il PD? NO; il punto è che ci deve essere una linea e questa deve avere una regola (stare nel campo del centrosinistra o meno) e un’eccezione (violare la regola nei casi limite), ma invece in SEL vige l’anarchia, o meglio il ri-posizionamento continuo a seconda delle convenienze (ma davvero credi che siamo passati dal voler entrare nel PD alla lista Tsipras per ragioni programmatiche? davvero sei così ingenuo?).
    P.S. certo è buffo come si possono travisare le cose. Sotieni che nel 2013 Vendola si era alleato con Bersani e non con i “brontosauri” di quel partito ……..hai ragione non mi ero accorto che Dalema, Marini, la Bindi, la Finocchiaro e tutti gli altri ottuagenari del PD stavano invece con Renzi ed era Bersani che li voleva rottamare……evidentemente non avevo capito nulla…..iforse sarà perchè sono solo un caprone…

  • Guido Conti

    Penso che sia proprio il PD ad avere diverse posizioni su tanti elementi della politica perché da una parte vuole salvaguardare il proprio elettorato ambiguo e votante col paraocchi della delega e dall’altra allargare il bacino elettorale puntando sul qualunquismo antipolitico…E’ una vecchia storia che coinvolge quel partito ma forse anche tu pensi che la Repubblica sia cominciata vent’anni fa ed oggi sei abituato a ragionare con le percentuali elettorali vere o presunte…Questo noi che citi mi pare sia lo stesso noi che citava Migliore quando affermava l’autonomia di SEL come valore assoluto e poi la politica lo ha stanato come autoreferenzialista…Come ti spieghi che SEL sia così ininfluente ma è in atto un’oscurazione mediatica e una volgare campagna anti Vendola? La verità che il potere conforma è palese leggendo le tue parole,,,,Ma a destra questo approccio di pensiero debole è ben visto, peccato ci sia molta concorrenza…..Sei deluso e ti senti minoranza? Siamo minoranza culturale ma non minoritari testimoni che poi si accorgeranno del fallimento del renzismo postumo come quello del ventennio che lo ha preceduto…
    Ti ripeto che venti milioni di persone non votano, ci vuoi parlare o ti fanno pena? Se poi non vuoi stare in SEL, perché la tua posizione è perdente, mi permetto di consigliarti una pausa di riflessione, sempre che tu non abbia mire personali di breve periodo…..SOLIDARIETA’ A VENDOLA!!!!