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Venerdì, 29 gennaio 2016

D’Attorre: Banca Etruria, caso Carrai, rimpasto a destra, censura a giornalisti Rai. Cosa ne pensano i parlamentari di Italia bene comune?

Camera dei Deputati. Comunicazioni del premier in vista del Cosiglio Europeo

«A chi ancora si chiede quale sia la natura del governo Renzi, le ultime settimane dovrebbero aver chiarito definitivamente le idee. Dopo il caso Banca Etruria e l’emergere di rapporti familiari con Carboni e ambienti affaristico-massonici, la vicenda Carrai-servizi segreti, gli incarichi ai verdiniani al Senato in cambio del voto sulla riforma costituzionale, la campagna di delegittimazione contro i giornalisti che non si adeguano al nuovo corso RAI, ecco ora servito il rimpasto che puntella il traballante partito di Alfano a suon di poltrone e addirittura riporta al governo il senatore calabrese Gentile, costretto alle dimissioni meno di due anni fa per una brutta vicenda di pressioni alla stampa» lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Alfredo D’Attorre.

«Ai parlamentari eletti con la coalizione Italia Bene Comune che continuano a sostenere questo governo viene di rivolgere una domanda semplice: cosa avremmo detto ai cittadini che ci hanno eletto in alternativa al centrodestra se la metà di queste cose le avesse fatte Berlusconi?» conclude Alfredo D’Attorre.

Commenti

  • francesco

    E dagli col governo “Renzi”, come se fosse un corpo estraneo al PD.
    Il governo in carica è la diretta espressione della natura del PD , proiezione involutiva del PDS – DS che si fa sintesi nella formula attuale di PDN (Partito Della Nazione). Italia Bene Comune è stata un’invenzione di comodo per permettere a Sel di entrare in Parlamento per svolgere il ruolo di ruota di scorta del ” centrosinistra”. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e Bersani continua a essere socio fedele della Ditta P & D, con Renzi azionista di maggioranza.

  • nino

    Ricordo che il partito di bersani ha votato la legge fornero sulle pensioni.
    D’attorre crede che abbiamo dimenticato le porcherie del partito che odorava di sinistra.

  • nino

    del quale lui, cofferati ed altri facevano parte

  • francesco

    Tra le porcherie è bene ricordare anche il Pareggio di Bilancio in Costituzione e il famigerato Fiscal – Compact, che in soldini significano 50 miliardi di Euro da far pagare ai lavoratori tramite le tasse e i tagli ai servizi, nonché ai dipendenti del Pubblico Impiego cui non viene rinnovato il contratto scaduto da anni.

  • francesco

    E intanto Renzi e Pinotti stanziano 15 milioni di euro per ristrutturare i bunker che ospitano le bombe atomiche statunitensi, alla faccia del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), e scaldano i motori per bombardare la Libia.

  • Daniele

    Non so di che fantacinema ti stai cibando Francesco, Noi non siamo mai stati la ruota di scorta di nessuno, siamo sempre stati all’opposizione durante la legislatura e abbiamo subito le defezioni di chi nel frattempo ha abbracciato Renzi. Se ne sono andati. Punto.

  • francesco

    Mi sono cibato di cinema neo-realista. Proprio perché realista anch’io posso dirti che all’inizio l’opposizione era finta, o almeno “responsabile”, per stessa ammissione degli onorevoli di Sel in diverse circostanze.
    Infatti il capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati era Gennaro Migliore che dettava la linea di comportamento. Poi c’è stato il salto della quaglia nel PD e, per riconoscenza dei servigi resi, Renzi gli ha conferito la nomina di sottosegretario alla Giustizia proprio due giorni fa, con il rimpasto governativo.
    La Storia non mente!

  • nino

    oggettivamente sel è nata per fare l’alleanza col pd. Già nel 2008 al congresso di rc, quando il governatore della puglia si presentava in giro per l’italia a perorare lo scioglimento del partito, tutto lo stato maggiore del pd pendeva dalle sue labbra. Dopo l’appoggio al governo tecnico di monti da parte del pd, nonostante bersani si peritasse di informare urbi et orbi che avrebbe, dopo le elezioni, fatto un’alleanza anche col partito montiano e imbrigliato qualsiasi proposta di sinistra con il voto a maggioranza dei deputati e senatori dell’alleanza, la posizione di sel non è cambiata. E’ chiaro che, dopo il voto contrario al governo letta e renzi, una parte consistente del gruppo dirigente, come gennarino migliore, ha considerato questo comportamento non piu’ in linea con le premesse,dopo tanta sofferenza per i comportamenti oppositivi di sel nei confronti del pd, andando senza problemi nel partito della nazione. Che sel non voglia abbandonare il vecchio amore è dato dal fatto che accetta di sciogliersi in sinistra italiana anche con coloro che fino a ieri hanno votato tutte o quasi le proposte piddine e decide di non presentarsi contro il pd alle amministrative. Spera in cuor suo che alla fine un altro segretario al profumo di sinistra possa sostituire il giovanotto fiorentino e così ricominciare con la vecchia passione di sempre. La passione è infatti irrazionale ed impedisce di vedere i fatti per come sono.

  • Daniele

    Hai solo ripetuto quello che ho detto in sintesi: quelli che dovevano andare sono andati. E QUESTI, fino quando sono rimasti, hanno fatto buon viso al (per loro) cattivo gioco di essere OPPOSIZIONE. Quando se ne sono andati abbiamo solo continuato ad essere e a fare, costruttiva OPPOSIZIONE. AriPunto.

  • francesco

    Quindi è assodato che per un lungo tratto l’opposizione al governo Renzi è stata finta e fin troppo “costruttiva” grazie a Gennarino.Questo intendevo.
    Converrai con me che ora l’opposizione al PD va estesa anche in periferia, vista la natura liberista di questo Partito che guarda solo al centro e civetta con quei settori della società storicamente orientati a destra. Ovviamente per fare il
    PDN (Partito della Nazione) illudendosi di cancellare la dualità Destra-Sinistra.
    Francesco, il primo.

  • Daniele

    Non è quello che ho scritto Francesco. I signori/re che sono usciti in quel momento da SEL hanno fino a quel momento agito con il partito e con le sue lotte dall’opposizione. Tanto è vero che pur con qualche dichiarazione malpancista all’assemblea di giugno 2014 non manifestarono l’intenzione di uscire dal partito cosa che invece fecero qualche giorno più tardi. Ma fino a quel momento non è che avessero dirottato SEL fuori dal suo percorso nazionale, rigorosamente all’opposizione. Quando sono usciti, superato lo shock iniziale, SEL non ha mica cambiato la sua rotta. Opposizione costruttiva e non arrampicate sui tetti. Sul resto concordo, ovvero che è arrivato il momento in cui ognuno in questo processo costituente a Sinistra, è chiamato a dare il suo contributo. Ciascuno al suo livello, e con la sua disponibilità oggettiva. Costruiremo, abbiamo già iniziato, dal basso e “dall’alto”, ma in un intreccio e in un’interconnessione oramai ineludibile. Troviamoci in questa attiva dinamica. Ce n’est qu’ debout…