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Venerdì, 20 maggio 2016

De Cristofaro: una follia chiudere il pronto soccorso di Procida. Lorenzin intervenga

procida

«Una vera follia. Solo così può essere definita la scelta, prevista nel Nuovo Piano Ospedaliero (DM 70/2015) e confermata anche dalla segreteria del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, di abolire sull’isola di Procida la presenza del Pronto Soccorso h24».

Lo afferma il senatore di Sinistra Italiana-SEL Peppe De Cristofaro, che aggiunge: «Nel Piano è prevista la soppressione del PSA h24 e la sua sostituzione con un Punto di Primo Intervento con 4 posti letto di osservazione breve (OBI), e un Ospedale di Comunità, gestito dai medici di famiglia».

«La scelta è ancora più assurda se si pensa che l”abolizione del PSA avrà come immediata conseguenza la mancata stabilizzazione del paziente, prima del suo trasferimento verso strutture attrezzate. Senza PSA aumenteranno i trasferimenti e, quindi, invece di contenere i costi, questi aumenteranno considerevolmente, tenuto conto dei costi di esercizio dei mezzi di trasporto”.
“Vorrei ricordare – aggiunge De Cristofaro – che la Salute è diritto primario sia a livello individuale che collettivo, ai sensi dell’art.32 della Costituzione e che l’atteggiamento della struttura commissariale regionale è contrario a tale spirito».
«Sono vicino alla battaglia dei cittadini dell’Isola, del Sindaco e dei Consiglieri comunali di Procida che hanno presentato proposte concrete di riorganizzazione del servizio sanitario d’emergenza ed hanno dichiarato la loro volontà di rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico, nel caso in cui non venisse accolta la ragionevole richiesta dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale”.
“Ho presentato – conclude De Cristofaro – una interrogazione al ministro della Salute per sollecitare un suo intervento per rivedere la decisione della Regione Campania sul provvedimento generale di programmazione di riduzione della dotazione dei posti letto ospedalieri, con particolare riferimento alla situazione dell’isola di Procida».