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Lunedì, 28 luglio 2014

Esordisce in Puglia il Lavoro di cittadinanza. Nichi: le politiche attive richiedono coraggio!

Protocollo Lavoro cittadinanza

Questa mattina con gli Assessori al Lavoro Leo Caroli, allo Sviluppo Economico Loredana Capone e alla Formazione Alba Sasso, in concertazione con i sindacati, abbiamo avviato il progetto sperimentale del “Lavoro di cittadinanza” che rappresenta l’esordio del secondo Piano straordinario per il lavoro della Regione Puglia. 100 milioni di euro per tre linee di intervento per sostenere disoccupati e cassaintegrati e due protocolli sottoscritti, il primo con i sindacati (un accordo quadro con Cgil, Cisl, Uil e Ugl) e il secondo con 36 Sindaci del Salento. Lo sguardo che noi dedichiamo ai problemi legati al mondo del lavoro, è lo sguardo di chi non vuole rassegnarsi a gestire gli ammortizzatori sociali, le politiche attive per il lavoro richiedono coraggio e fantasia. Per noi c’è un retro pensiero, che ci consiglia prudenza, che rimanda alle storie delle infinite platee di precarietà che si sono cumulate le une alle altre. Riguarda, ad esempio, la telenovela lunghissima degli Lsu. Noi non vogliamo produrre una risposta momentanea, il classico “panetto caldo” in un disagio sociale gigantesco, e contribuire a produrre i problemi di dopodomani: i problemi di un’ennesima platea di precari e disperati. Noi non ci possiamo rassegnare ad una condizione sociale che è così drammatica e che ogni giorno bussa alla porta soprattutto dei comuni, in forme di pura semplice radicale disperazione, non c’è lavoro, non c’è reddito, dilaga la povertà. In un quadro del genere, relativamente a quelle che sono le responsabilità nostre, cerchiamo di inventare, insieme con tutti i sindaci, in questo caso del salento, e con i sindacati, esperienze nuove che possano consentire prima di tutto di aggredire immediatamente ciò che è causa di espropriazione totale di vita. Occorre trovare un modo di occuparsi soprattutto dei soggetti svantaggiati che vanno impegnati in progetti di lavoro. E questo è quello che noi abbiamo chiamato Lavoro di cittadinanza. Poi occorre consentire a coloro che fruiscono di ammortizzatori sociali di essere riaccompagnati verso uno sbocco produttivo e quindi essere aiutati con una dote che consenta loro una formazione specifica. Infine occorre mettere in connessione domanda e offerta di lavoro in forme sempre più puntuali. Ogni lavoratore dovrebbe essere accompagnato da un curriculum che racconti le sue competenze. In questo modo il sistema di impresa potrebbe essere agevolato a reperire nel mercato locale ciò che talvolta rischia di cercare persino nei mercati esteri. Insomma noi ci stiamo provando. Mettiamo in campo 100 milioni di euro. 50 milioni di euro che aiutino i comuni a dare una risposta alla povertà più grave e che li aiutino anche ad aprire quei cantieri che sono indispensabili per la manutenzione del paese, della città, della strada etc. e 50 milioni di euro per i lavoratori più svantaggiati e che vanno riqualificati e riammessi nel mercato del lavoro.
Nichi Vendola
da www.nichivendola.it

Commenti

  • Roberto

    Caro Nichi,
    questa è una grande idea, per un grande partito!
    Anche se non sarai più il nostro Governatore, sarai sempre un punto di riferimento per noi pugliesi e per la Sinistra tutta.
    Un abbraccio.