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Mercoledì, 15 gennaio 2014

Fusione Sel-Pd? Ferrara: Renzi si schieri contro il governo

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Se il Pd continua nell’esperienza delle larghe intese a rischio non sarà solo il Paese ma anche la futura alleanza tra i partiti di centrosinistra. Il coordinatore nazionale di Sinistra ecologia e libertà, Ciccio Ferrara, non usa mezzi termini e lancia un avvertimento a Matteo Renzi: «Basta parole, vogliamo i fatti e al momento ciò che conta è che il Pd è il partito di maggioranza del governo».
Questa mattina, in un’intervista apparsa sul Corriere della Sera, il segretario democratico aveva aperto a una fusione tra Pd e Sel. Alla domanda “vorrebbe Vendola nel Pd?” Renzi ha replicato: “Perché no? Io sono per il bipartitismo”. Ma Sel non ne vuole sapere. «Questa insistenza non la capisco. Noi siamo un altro partito», sbotta Ferrara che sottolinea come il governo di larghe intese rappresenti un muro tra Pd e Sel. Con i democratici «ci sono distanze sia dal punto di vista culturale sia da quello programmatico».

Tuttavia il coordinatore di Sel è dell’idea che dei margini per ricostruire un’alleanza di centrosinistra ancora ci siano ma bisogna fare presto perché più passa il tempo e «più questo governo metterà in atto politiche dannose per l’Italia. Sarebbe molto più semplice concludere l’esperienza delle larghe intese e tornare al voto con una coalizione di centrosinistra. Da Renzi adesso ci aspettiamo una presa di posizione chiara contro il governo. Presa di posizione che finora non c’è stata».
Dal canto suo il capogruppo di Sel alla Camera, Gennaro Migliore, usa toni più pacati, se da una parte sostiene che «le larghe intese siano un’anomalia insieme a tutto ciò che sta avvenendo a Palazzo Chigi» dall’altra trova «responsabile il comportamento assunto da Renzi nei confronti del governo». L’apertura di Renzi a Sel? «Solo una testimonianza di stima per tornare ad essere alleati, questo non vuol dire sciogliere il nostro partito. Noi ci stiamo preparando a celebrare il Congresso», ricorda Migliore. Adesso bisogna lavorare «per risanare la frattura avvenuta dopo le elezioni e ricostruire il centrosinistra». Ma una fusione Pd-Sel, anche per il capogruppo alla Camera, è fuori discussione.
Dall’Huffington Post

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