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Venerdì, 19 dicembre 2014

Governo abbandoni approssimazione e superficialità e affronti seriamente il problema. Migliaia di lavoratori a rischio

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Dopo aver sbandierato per mesi gli inesistenti risultati della Legge Delrio, questa notte la maggioranza ha fatto approvare un emendamento vago che non risolve nessuna delle questioni poste dagli amministratori, arrivati al punto di auspicare il commissariamento piuttosto che dover rispondere delle conseguenze della superficialità e dell’approssimazione del Governo. Siamo di fronte al rischio concreto di vedere sparire funzioni e servizi essenziali per i cittadini, mentre la maggioranza si rifiuta di affrontare in maniera seria la situazione critica che essa stessa ha generato.

In mezzo a tanta incertezza l’unica certezza sono i tagli che scaricheranno sulle Regioni l’onere di mandare a casa migliaia di lavoratori e di ridurre in maniera drastica il livello dei servizi. Non sappiamo, poi, che fine faranno competenze fondamentali in capo alle vecchie province, come quelle in materia di lavoro, tema non secondario in questo momento e che dovrebbe essere il primo pensiero per il Governo del Jobs Act. Nè sono chiare, a due settimane dall’entrata a regime dei nuovi enti, quali saranno le funzioni dei nuovi enti, nè cosa accadrà ai lavoratori.

Alle migliaia di dipendenti a tempo indeterminato per i quali si apre la possibilità di essere allocati in altre amministrazioni senza che sia dato di conoscerne tempi e modalità, si aggiungono migliaia di precari per i quali non sono previste garanzie. Qui stanno le responsabilità più grandi della politica, che dopo aver abusato per anni della precarietà si appresta oggi a far finta che non sia mai esistita. Eppure il presidente Renzi dovrebbe aver ben presente il tema, visto che quando guidava la Provincia di Firenze non ha fatto nulla per affrontare la questione e, anzi, non ha fatto mancare il suo contributo per accrescere l’esercito dei precari.

Chiediamo al Governo di affrontare la situazione in maniera costruttiva e con serietà. Si avvii subito un censimento delle risorse a disposizione delle Province e si proceda al riordino delle competenze: non è con la fretta e l’approssimazione mostrata in questi giorni che si risolvono problemi complessi.

 

Commenti

  • francesco

    Notizia del giorno. Il Consiglio UE dà il via libera al Piano Juncker : “HO FIDUCIA NEL GOVERNO RENZI E CREDO NELLE RIFORME”.Tra le riforme in questione c’è la Spending Revue, cioè i tagli alla Pubblica Amministrazione. C’è poco da farsi illusioni e sarebbe bene denunciare con più determinazione questo governo composto di zelanti esecutori degli ordini della Troika, invece che invitarlo …a ravvedersi.
    Va ricordato che Juncker è stato Primo Ministro del Lussenburgo dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013 e ha sempre riservato un trattamento di favore agli esportatori di capitali, leciti e illeciti.

  • massimo gaspari

    (Tra l’altro) Il pil e’ 1.600 miliardi. Il debito e’ 2.000 miliardi. 5.000 euro una tantum a testa regalati dallo stato (a chi immagino guadagni e consumi 20.000 euro l’anno) ad ogni italiano porterebbero il debito a 2.300 miliardi e farebbero duplicare il pil a 3.200 se si generasse una euforia sufficente a velocizzare la velocita’ di circolazione della moneta. Questa sarebbe una corretta doccia fredda per ristabilire il rapporto debito pil, specie se accompagnata da una campagna informativa su come spendere i soldi e sul non aumentare i prezzi.
    80 euro al mese dati da renzi fan solo debito secondo me.
    Le politiche espansive sono di sinistra