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Lunedì, 29 dicembre 2014

Grecia verso le elezioni anticipate. Fallito il terzo tentativo di eleggere il Presidente

Alexis Tsipras

Fallisce al terzo turno l’elezione del presidente greco. L’esecutivo ha adesso 10 giorni per sciogliere il Parlamento e dichiarare le elezioni anticipate. Si andrà al voto probabilmente a fine gennaio o a inizio febbraio Il candidato governativo Stavros Dimas, 73 anni, membro di Nea Dimokratia del premier Antonis Samaras ed ex commissario europeo, ha ottenuto solo 168 preferenze sulle 180 necessarie per farcela.

Secondo i sondaggi a vincere le prossime elezioni dovrebbe essere la sinistra radicale di Syriza, che vuole rinegoziare i termini del salvataggio della Grecia con l’Ue e l’Fmi.

“In Europa il sentimento sta cambiando – ha scritto ieri in un articolo per un giornale il leader di Syriza, Alexis Tsipras, che negli ultimi tempi ha comunque moderato il suo linguaggio e non chiede l’uscita della Grecia dall’euro – Tutti si sono abituati all’idea che Syriza sarà al governo e che inizieranno nuovi negoziati”.

Commenti

  • maxalive

    Le elezioni greche e poi quelle spagnole saranno fondamentali per l’Europa,da questi paesi potrebbe venire una forte scossa per tutta la sinistra europea,non è questione di copiare Syriza o Podemos ma di saperci rinnovare e di capire la direzione da intraprendere.Queste esperienze non hanno nulla a che fare con il minoritarismo ed il settarismo ma sono del tutto alternative ai partiti di centrodestra e centrosinistra che in questi anni non hanno saputo affrontare la crisi.L’Italia ha bisogno di una nuova speranza e di una sinistra in grado di suscitare gli entusiasmi che Podemos e Syriza stanno suscitando nei loro rispettivi paesi.Serve coraggio,serve altruismo,serve rinnovamento e servono pratiche sociali di solidarietà.Adelante!

  • francesco

    Siamo già disgustati dal come gli organi ufficiali di “informazione” trattano certe materie.
    Quando e dove Tsipras, quale dirigente di Syriza, ha mai sostenuto l’uscita della Grecia dall’aerea euro, aldilà di come la si pensi?

  • nino

    l’uscita della grecia dall’euro non dipende da tsipras , ma dalla bce. Se la bce acquisterà parte dei titoli di stato greco, allora la grecia non avrà bisogno di uscire dalla moneta unica.
    Se ciò non avvenisse, però, si sarà obbligati a farlo, per permettere alla banca di grecia di sostituirsi alla bce nell’acquisto di titoli di stato.
    Oppure bisognerà fondare una banca pubblica, come in germania, la quale, con i soldi che la bce dà alle banche, dovrà acquistare i titoli di stato.

  • maxalive

    Syriza è una coalizione di forze di sinistra,all’interno vi sono componenti minoritarie che erano per l’uscita dall’euro,alcune lo sono ancora ma hanno comunque sottoscritto il programma del partito.Si tratta appunto di componenti di minoranza e Tsipras non ha mai parlato di uscire dall’euro,è molto più europeista di tanti leader che vengono ritenuti filoeuropei ma invece stanno mettendo a rischio l’unione,su questo punto andrebbe fatta chiarezza visto che in molti ci speculano.Altro discorso se l’Europa “costringerà” la Grecia ad andarsene…
    Riporto un breve scritto tratto da Repubblica,non certo un organo favorevole a Tsipras,ma d’altronde in Italia questo abbiamo:

    Tsipras ha promesso ai greci l’aumento delle pensioni, il ritorno della tredicesima per i pensionati poveri, l’aumento dello stipendio minimo e elettricità gratis per le famiglie non abbienti, oltre a un maxi piano di investimenti pubblici. Fumo negli occhi della Troika. Syriza è convinta che la Ue non può permettersi di far uscire la Grecia dall’euro e alla fine farà concessioni.

  • Guido Conti

    Dalla Grecia terra dell’inizio Democratico può arrivare il messaggio che il “benessere” prettamente economico può non bastare al miglioramento della vita….spero che Syriza persuada i greci nella direzione di un lungo e complicato corso politico….in modo democratico non violento….che non vinca la paura che diviene dall’ignoranza autoreferenziale e non…..auspico che le gravi condizioni generali abbiano temprato la popolazione alla lotta seria e incisiva….non credo tanto ai sondaggi mediatici e quindi spero che Syriza sbanchi le elezioni definitivamente….e poi si vedrà…..Forza Tsipras!!!

  • Filippo Funari

    Assolutamente d’accordo, e aggiungo una piccola nota per Sel: Syriza non si è alleata da nessuna parte col Pasok.

  • Peppe Parrone

    Finalmente!!!! Era ora di sentire qualcuno dentro SEL spiegare la grande utilità per uno Stato avere una banca pubblica, in modo da poter accedere direttamente alla liquidità della BCE, che attualmente opera con un tasso di sconto dello 0,05%. Mi auguro che dopo questo timido, ma giusto accenno di Nino, altri seguiranno per imporre ai dirigenti di SEL che anche in Italia è ora di affrontare il tema degli interessi sul del debito pubblico italiano- pari a circa 80 miliardi di euro l’anno- e lanciare una proposta politica per un ENTE CREDITIZIO DI PROPRIETA’ PUBBLICA.

  • francesco

    E il Pasok, a beneficio di chi non lo sa, è il Partito fratello del PD italiano.

  • nino

    peppe, io non sono iscritto a sel e rappresento più o meno me stesso.
    Ma è evidente che, se non si vuol continuare l’austerità, bisogna cambiare politica economica e dunque il rapporto con la bce e con i paramemetri suicidi di maastricht. Sel che era legata al cappio mortale col pd non poteva nemmeno pensare di esprimersi in termini alternativi al partito democratico. Ora che questo cappio si è allentato, spero che arrivino le proposte.

  • Leopoldo

    Sono d’accordo in massima parte con il commento di Maxalive. Basta guardare altrove,guardiamo in casa nostra! Io sono fra quelli che per sessant’anni hanno guardato al modello sovietico ed alla Cina di Mao, e dove ci hanno portato? Il primo dalla nomenclatura è passato all’oligarchia, il secondo dalla collettivizzazione al capitalismo di stato a servizio dell’occidente. Non so di cosa avere nostalgia, anche se per quella sinistra con la quale ci dovremmo riapparentare sembra che nulla sia cambiato!