Una recente indagine PISA, Programme for International Student Assestment, mostra come l’Italia sia in grave ritardo in termini di crescita culturale dei cittadini. Questo ritardo si è accentuato negli ultimi decenni e si accompagna all’aumento del divario tra ricchi e poveri e tra nord e sud, nel nostro paese. Complice è stata la miopia dei governi neoliberisti che nei confronti della cultura hanno operato solamente tagli complessivi e inesorabili contribuendo così alla definizione della situazione attuale. La cultura è stata definita “inutile” e i cittadini hanno iniziato a introiettare questa percezione. Nel nostro paese ci sono troppi pochi laureati e troppi giovani che non lavorano, non studiano, non leggono, non vanno a teatro o al cinema e non fanno sport.

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