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Giovedì, 31 marzo 2016

I parlamentari sardi scrivono a Grasso e Alfano: preoccupati per violenze contro amministratori locali

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Capelli, Floris e Uras: forte preoccupazione per l’escalation attentati agli amministratori locali. Governo metta in campo azioni di prevenzione e repressione. I parlamentari sardi Luciano Uras, Emilio Floris e Roberto Capelli hanno inviato due lettere rispettivamente al Presidente del Senato Pietro Grasso e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al fine di sollecitare una nuova attenzione sul gravissimo problema delle intimidazioni e delle violenze nei confronti degli amministratori locali in Sardegna.
Nelle lettere  i parlamentari esprimono: “sconcerto e forte preoccupazione in relazione all’ennesimo atto intimidatorio avvenuto a discapito di un amministratore locale, questa volta il vicesindaco di Belvì, paese dell’entroterra nuorese. Quello dei giorni scorsi è solo l’ultimo di una serie interminabile di intimidazioni e attentati ai danni degli amministratori locali sardi da parte di ignoti, una escalation intollerabile”.

“I dati parlano chiaro: un centinaio di casi all’anno dei quali il 90% resta impunito. Le amministrazioni violate ogni anno sono oltre il 25 % dei 377 comuni sardi. A farne le spese sindaci, vicesindaci, assessori e consiglieri comunali, soprattutto di piccoli e piccolissimi comuni, che continuano a lavorare con grandi rischi e difficoltà e scontano una perifericità che non è solo territoriale, ma soprattutto economica e politica, nel tentativo di far fronte alle loro funzioni e alle istanze dei cittadini con strumenti spesso inadeguati e risorse sempre più limitate”.

“È proprio la Sardegna che detiene il triste primato della regione con il più alto tasso di attentati in rapporto al numero degli abitanti. Il fenomeno delle intimidazioni”- proseguono Uras, Floris e Capelli – “appare legato anche alla crisi di fiducia tra i cittadini e la politica, laddove gli amministratori locali vengono vissuti come espressione di un potere statale lontano e ingiusto che non è in grado di rispondere adeguatamente alle istanze locali”. I parlamentari sardi richiamano infine la necessità di atti coerenti e conseguenti agli “importanti gesti di condanna e solidarietà che sempre arrivano numerosi nei giorni immediatamente successivi agli attentati e che siano capaci di avviare un reale e decisivo cambiamento della situazione”.

Per questo motivo i parlamentari sardi si rivolgono al Presidente del Senato manifestando “l’esigenza di una accelerazione dell’iter legislativo della proposta “Lo Moro”, sottoscritta da tutti i componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali, che ha rappresentato un passo in avanti significativo per analizzare il problema e individuarne le soluzioni”. Chiedono inoltre – al Ministro – “un immediato e maggiore sforzo del Governo e delle articolazioni dello Stato preposte alla prevenzione e repressione della violenza contro il sistema democratico-costituzionale e le persone che lo rappresentano nel territorio, soprattutto nelle aree dello svantaggio”.

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