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Venerdì, 24 luglio 2015

Ilva, la colpa di Nichi Vendola: il tentativo vero di provare a cambiare le cose

SEL: VENDOLA, MAI CERCATO CASINI, SIAMO ALTERNATIVA

Lo dico una volta per tutte così mi tolgo il pensiero. Credo che il rinvio a giudizio di Nichi Vendola e nell’ambito del processo ILVA, sia una porcheria. Già oggi, leggendo i giornali, i Riva, il loro sistema radicato su un dispositivo ben noto in italia e vecchio di 50 anni, spariscono. Il problema è Vendola.

L’inquinamento seriale che ha devastato Taranto è stato tutto opera di Vendola, l’imputato principale è lui, non i padroni del vapore e i veri padrini che negli anni hanno fatto di Taranto un modello di relazione criminale tra industria, politica e salute. Ora è chiaro che un’inchiesta che parte dal 2010, non poteva non interessare anche il Governatore di allora. Ma i magistrati ben sanno qual’è la differenza tra una scelta politica, che uno può discutere, ad esempio su come gestire il processo, necessario, obbligatorio, sacrosanto di rimessa al centro dell’interesse collettivo in tema di qualità della vita e di salute nel rapporto con 20.000 posti di lavoro. Se gestirlo in termini di accelerazioni shock, oppure tentando di farlo diventare percorso condiviso.

Chiederselo è giusto, e Vendola lo dice anche tra le righe oggi: se avesse fatto come i predecessori, nessuno shock e nessuna processualità, bastava non occuparsene. Delegare al governo, che avrebbe fatto quello che ha sempre fatto, e cioè salvaguardato gli interessi prima di tutto dei potenti, dell’apparato industriale inteso come lobbies in grado di garantire stipendi, produzioni, e circolazione di merci e capitali. Oppure shock, per quanto possibile ma da un posto, il governo della Regione, certamente privilegiato: chiudere tutto, tutti a casa, dicendo chiaramente che qui bacini della Rhur non sono possibili. Ma di fatto lasciare sempre al Governo nazionale il cerino in mano, e come accade oggi, con i decreti salva Ilva che rappresentano continue deroghe alle prescrizioni ambientali, la possibilità di avere l’ultima parola nell’emergenza.

Oppure tentare, e qui la vera colpa per la quale oggi è davanti al plotone di esecuzione in mezzo ad una folla con il pollice verso che chiede a Cesare di non avere pietà, di gestire un percorso di riequilibrio possibile, dopo decenni di squilibrio sistematico. E perchè dunque questa scelta politica compiuta da un governatore di regione, è diventata così invisa a chi oggi lo ha già condannato, ben prima di qualsiasi processo? Perchè da tutto questo ne esce un processo contro Vendola e non contro i padroni? Per ideologia, pura. Perchè uno come Vendola, in questi anni e con le sue convinzioni, ci ha provato veramente a cambiare le cose, che come è noto, non equivale a declamarle. Significa invece porsi il problema di come fare, con quello che si ha, ad immaginare i passi concreti per farlo, sapendo che tutto è maledettamente più complicato di come lo vediamo.

Ma sapendo anche che il cambiamento, che derivi da uno shock o da una necessità, è un processo, non un momento. E’ un libro, non una pagina di prefazione. Poi c’è la telefonata con Archinà. brutta, inutile, e totalmente sbagliata. Ma soprattutto perchè, e Nichi lo spiega bene, non può, quel frammento tagliato ad arte, rendere giustizia di un lavoro difficile, che significava disinnescare lo shock, lo stesso, che anche i Riva volevano: chiudere tutto e arrivederci e grazie. Chiudere tutto e delocalizzare. Minacciare di chiudere e ottenere dal governo quello che poi hanno ottenuto. Dimostrando anche che un governo della Puglia diverso, aveva prodotto lo sfacelo, altro che il cambiamento. E qui intendiamoci bene: cercare di disarmare il nemico, giocando un ruolo da governatore, non ha mai significato cercare di non combattere la guerra, questo è il punto.

Se fosse stato così, non ci sarebbe discussione: scelta politica sbagliata, e anche penalmente perseguibile. Ma non esiste un solo atto pubblico, una sola legge, una sola delibera fatta da Vendola che sia fatta per non combattere la guerra, e dalla parte giusta. Infatti si sono inventati il “tentativo di ammorbidire” la relazione dell’Arpa Puglia sulle diossine. Quello che dovrebbe essere stato ammorbidito, è stato inquisito perchè dice che non è vero. Nessuna relazione è stata mai modificata o stoppata in seguito a pressioni. L’assessore all’ambiente è stato assolto. E Nicola Fratoianni, solo per aver detto che mai e poi mai Vendola ha fatto pressioni in questo senso, è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento. Di Vendola.

Allora, come si sa io ho sempre avuto forti dubbi sulle “rivoluzioni” per via giudiziaria. Da Tangentopoli in poi tutto dimostra che questo tipo di rivoluzioni dall’alto tutto fanno fuorchè cambiare nel profondo le cose delle quali si occupano. La corruzione, dopo l’era Di Pietro, è enormemente aumentata, e le diseguaglianze anche. Berlusconi, chi credeva di sconfiggerlo con le inchieste, se l’è ritrovato clonato dall’altra parte. Le inchieste sull’ambiente sono un fatto importante, fondamentale, ma secondo me questa inchiesta, proprio per il suo vizio di fondo di essere stata usata contro Vendola e non contro i Riva e il sistema di potere vero che gli stava e gli sta ancora attorno, rischia di finire nel novero di quelle che di cambiamenti ne produrranno, ma non nel senso che tutti auspichiamo. Nichi, a differenza di me, ha totale riverenza istituzionale verso il sistema giudiziario. Lui ci crede che alla fine, da persona che ha la coscienza a posto, prevarrà la verità. Io no, non ne sono certo a prescindere.

Conosco tanti magistrati farabutti, che per fare carriera, hanno messo in scena dei baracconi inquisitori assurdi. Ne sono stato, mio malgrado, anche protagonista in qualche caso. E poi ho visto la matrice sulla quale si incarna l’odio verso Vendola, tradotto poi in questo rinvio a giudizio a dir poco incredibile. Da una parte l’odio ideologico, dall’altra quello fondamentalista grillino. Non è un caso che “Il Fatto”, organo non ufficiale del suddetto movimento, molto abbia premuto perchè l’epilogo fosse questo. Ma a questi signori, che forse le “stelle” nel loro nome dovrebbero sostituirle con “secondini”, nessuno è in grado di rispondere che la società che prefigurano è molto molto peggio di quella, pur ingiusta e disgustosa, che abbiamo oggi? Che una società retta dal codice penale si chiama stato di polizia? Che le condanne, e i rinvii a giudizio, non sono tutti uguali? In questi momenti fa veramente schifo vedere la pratica paludata degli avvoltoi che questi mettono in campo, solo e solamente per il loro desiderio di potere. E non me ne fotte niente che prendono meno soldi. Se li tenessero e rinunciassero a cibarsi di carnee umana per sopravvivere.

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Bravo Casarini, parole sante! E finalmente, vedo su questo sito la definizione che i grillini si meritano: populisti cannibali, che usano la cosiddetta “onestà” per distruggere il sistema parlamentare. Ottimo anche il riferimento al Fatto Quotidiano. Ecco finalmente la verità su questi sedicenti “onesti”, io la loro “onestà” l’ho assaggiata sulla mia pelle, spero solo che anche nel partito sia forte questa consapevolezza di Casarini.

  • francesco

    E vai! Dopo la tuta bianca, giacca, cravatta e pantaloni lunghi…

  • mariosi

    Il fatto Quotidiano di Tele stelle e Tele (alcuni)procuratori ?Ma come fanno ad avere in anteprima verbali e confidenze?

  • nino

    se si escludono le risate di vendola, che non sono reato, sullo scatto fulmineo di archinà al microfono del giornalista che gli chiedeva delle morti provocate dall’ilva,è difficile provare l’abuso di ufficio dell’ex presidente della regione puglia in questa vicenda. Anche perchè chi sarebbe stato “abusato, lo nega.

  • massimo gaspari

    lei signor vendola ha trasformato l’unico partito di sinistra italiano in un suo feudo personale. le sue questioni legali non mi interessano ne mi paiono far parte delle ingiustizie reali che di frequente la sua teatralita’ ed il vaniloquio dei suoi oscura. un partito di nani e ballerine. censori quanto i fascisti circa i fatti del mondo delle idee

  • Ersilio Felici

    Vendola, si è guadagnato il disprezzo di tanti militanti della sinistra, consapevoli
    delle sue indegne sceneggiate su certe questioni dell’Ilva, come il
    dileggio del giornalista e la zelante disponibilità verso Riva, che sono documentate, provocandoci sconcerto e sdegno. Inoltre ha espresso amicizia e stima verso l’indecente furbetto Renzi (letto diverso tempo fa ne l’Unità), che è un altro elemento di riprovazione.

  • http://alessandrocerminara.blogspot.com Alessandro Cerminara

    “Dileggio del giornalista”=Esprimere un’opinione personale su un ex sostenitore di Cito che si atteggiava ad “antisistema”
    “Zelante disponibilità verso Riva”=Fare il proprio dovere di Presidente di Regione, cercando di avere comunque buoni rapporti con quella che era la principale industria pugliese, con la quale bisognava, in ogni caso, trattare, se si voleva che inquinasse meno senza mettere a rischio i posti di lavoro
    “Sconcerto e sdegno” LO PROVO IO a leggere quello che scrivete! Io che, da un anno a questa parte, sono FORTEMENTE deluso dalla dirigenza del partito, per tutta una serie di motivi. Ma commenti come i vostri sono VERGOGNOSI! Sciacquatevi la bocca prima di parlare così di un Presidente di Regione che ha rivoltato la Puglia come un calzino (e che, a differenza vostra, ha rischiato la vita per combattere la criminalità organizzata. Altro che!)
    Sull’Ilva ha provato a fare qualcosa di CONCRETO. Inizialmente gli dicevano “sei pazzo, ti permetti di toccare l’Ilva”. Ora gli dicono “venduto, non hai voluto che chiudesse” (eh no, non ha voluto. Ed ha fatto benissimo! Se diciamo che l’ecologia non è compatibile col lavoro abbiamo CHIUSO!). Mavalà, va!

  • Onofrio Mondelli

    Condivido in pieno l’articolo di Casarini

  • stefano

    Sono d’accordo, stefano, del Circolo Partito Democratico Talenti, Roma

  • mariosi

    E poi non cadiamo nel ridicolo:ci sono centinaia di politici che subiscono processi per i motivi piu’ vari(delibere comunali,Sovrintendenze arrabbiate,presunti inquinamenti fognari,acuisto di panini per riunioni etc…per non parlare del governatore della Campania saldamente al proprio posto)fa parte del gioco amministrativo e dell’incertezza delle norme.
    Vendola e Fratoianni porteranno le loro valutazioni in sede di dibattimento,che durera’ anni,e li’ si vedra’ l’inconsistenza di un quadro accusatorio che ad oggi e’ di tipo giornalistico (risatine,battute,musichette etcc,presunti giornalisti di paese.)
    Come dicesa Troisi : S .Genna’ futt……..enne

  • Dario

    Il Fatto Quotidiano è un ottimo giornale, uno dei pochi a far emergere questioni scottanti e ad essere indipendente (tra l’altro, ci scrive ogni tanto anche Ferrero, che non è particolarmente grillino). E, se escludiamo la pubblicazione dell’intercettazione, non ha nemmeno attaccato Vendola in maniera particolare: sono i commentatori che piuttosto fanno abbastanza schifo, non certo gli articoli. Basterebbe infine leggere qualche bell’articoletto di critica sull’M5S per rendersi conto che loro criticano chi vogliono, quando vogliono e se vogliono.
    Tra l’altro, la politica italiana versa in uno stato tragico: siamo uno dei paesi più corrotti, e non è certo colpa degli operai, ma della classe politica e dirigente, e molte persone sono ancora le stesse (vedi FI e metà del PD).
    Quindi, come diceva Rodotà, a me fa schifo il “garantismo peloso da prima repubblica”. Ovverosia, mi dà fastidio chi difende a prescindere, in un paese corrotto come pochi.
    Io credo a Vendola, perché è una persona pulita, che non si è mai arricchito nel suo ruolo (i politici con attici e macchinoni sono sistematicamente corrotti, per non si diventa ricchi col solo stipendio da deputato o governatore), che ha cambiato le cose senza sbandierarle ai quattro venti con una discrezione e una umiltà uniche, perché è comunista, perché a differenza di tanti politici, lui da giovane a ha lavorato, soprattutto per permettersi gli studii.
    Ma nemmeno scommetterei la mia vita su un’assoluzione. E che ogni partito attacchi quello avversario è nelle cose: meglio qualcuno che eccede nell’attaccare anziché i cari compagni del PD sempre pronti a difendere l’Azzollini di turno.

    P.S. qualcuno le ha sentite le parole della onorevole Boldrini, che esprimeva l’esigenza di riallacciare i rapporti col PD, proprio ora che sta per nascere un partito di sinistra? Anche questa è malapolitica, non servono illeciti perché sia tale.

  • Anna Maria Zanaga

    Qui parliamo di una persona cha fa seriamente politica. Non
    stiamo parlando di propagandisti e di cori da stadio. Chi fa seriamente
    politica, pur perseguendo seriamente l’obbiettivo prefissosi, non può
    rinunciare alla diplomazia di una risata, che sottintende “nulla di personale” .

  • my_cinquestelle

    già, è una porcheria … peccato che noi pugliesi abbiamo ben in mente la famosa telefonata intercettata

  • mariosi

    E la condanna di Beppe Grillo

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    D’accordo su tutto, ma sul Fatto Quotidiano ti sbagli di grosso, sono dei bugiardi che censurano senza pietà chi gli fa notare che mentono. Informati su Internet, per esempio sul blog il Pacco Quotidiano, ci sono tutte le prove del caso.

  • Luca

    Sono come Nichi, credo che alla fine la verità verrà a galla e grazie. Il resto è fuffa.

  • francesco

    Scusa la mia franchezza. Affibbiare a Vendola il titolo di comunista
    potrebbe costarti una querela per diffamazione. Si è scisso dal PRC ripudiando i simboli del movimento operaio e internazionale: falce, martello e stella.
    saluti comunisti, francesco il primo.

  • francesco

    Verissimo Mariosi, ma mi spieghi allora perchè SEL è così pronta a puntare l’i ndice contro chi nel PD viene rinviato a giudizio? Mi dispiace ma il garantismo o vale per tutti o non vale e non ci si può scandalizzare, come fà Casarini quando fino ad ieri si lanciavano strali contro gli altri. Non prendiamoci in giro Casarini è l’ennesimo IPOCRITA dalla doppia morale che cambia a seconda della convenienza (personale, ca va sans dire). Se questo è il “meglio” che SEL sa coaugulare attorno a se allora è meglio che si sciolga definitivamente.
    Francesco l’altro

  • Carlo

    Stima per Vendola – Fastidio per l’articolo di Casarini.
    Se anche fosse scappata una qualche involontaria scivolata di Nichi Vendola nel tentativo di salvare centinaia di posti di lavoro, non scende la mia stima e fiducia in un uomo che considero tra i pochissimi politici onesti e lungimiranti d’Italia.
    Invece la difesa dell’articolo soprastante mi pare settaria, aggressiva e inquietante. Oltre che contraria alla spirito di umiltà e di responsabilità di Nichi Vendola.
    Carlo

  • Nicola Simionato

    Hahaha certo cambiare le cose… i vostri amici islamici vi amazzeranno tutti

  • Cremonini Giancarlo

    Io sono certo dell’onestà reale e intellettuale di Vendola. Non conosco a fondo i fatti locali e mi guardo bene dal dare giudizi frettolosi e quasi sempre inadeguati. L’unica cosa che non ho percepito è quella via di mezzo fra lo show da far saltare il banco e l’accettazione dello stato delle cose per non perdere i posti di lavoro, tantissimi peraltro. Per via di mezzo intendo la pretesa ferma del rispetto delle regole, ma fornendo assistenza, aiuti economici, non dovuti certo, ma che valevano vite umane e controllo che il processo di messa in sicurezza del territorio procedere senza traumi ma costantemente, giorno per giorno. D’altronde se il nostro paese si sta letteralmente sfasciando, credo che una delle cause sia proprio la mancanza di controlli in tutti i settori. Resta invariata la mia stima per Vendola che ha seminato dei valori che resteranno indelebili anche per chi come me ha vissuto votando dal PCI al PD, accorgendosi dei tanti errori solo dopo l’esasperazione renziana.