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Martedì, 26 gennaio 2016

Ilva: secondo giorno protesta, bloccato casello Genova-Ovest

ilvagenova

Secondo giorno di protesta dei lavoratori iscritti alla Fiom dell’Ilva di Genova per chiedere che alla riunione del collegio di vigilanza sull’accordo di programma, convocata per il 4 febbraio prossimo a Roma, partecipi anche il ministro dello sviluppo Economico Federica Guidi e altri componenti dell’Esecutivo. Un’ottantina di operai hanno trascorso la notte in fabbrica. Questa mattina subito dopo l’assemblea sul piazzale dello stabilimento, le tute blu iscritte alla Fiom hanno sfilato in corteo da Cornigliano fino a Sampierdarena, bloccando il casello autostradale di Genova-Ovest e una corsia della strada sopraelevata Aldo Moro in direzione ponente. Pesanti le ripercussioni sul traffico con lunghe code in autostrada in direzione Genova-Ovest e, in citta’, sulla strada sopraelevata.

Commenti

  • Claudio67

    E’ una vergogna,se la sono presa con i cittadini che vanno a lavorare. Oggi 3 ore di coda per ritornare a casa dal lavoro…ma la polizia i manganelli li usa solo per chi manifesta pacificamente?Perche’ gli hanno permesso di bloccare le arterie principali tra Ge Est e Ge Ovest?Scioperare e’ lecito e sacrosanto ma a questi auguro che gli si tolga anche la cassa integrazione.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Visto che invochi l’uso dei managanelli su chi protesta non pacificamente, non mi risulta che la protesta sia stata violenta. Hanno semplicemente bloccato l’autostrada, come succede normalmente durante una protesta seria. E’ che ci siamo dimenticati di cosa vuol dire protestare. Le manifestazioni al sabato pomeriggio fanno ridere governo e padroni, bisogna scioperare e rompere i coglioni in settimana, i risultati si ottengono con la lotta, non coi fiorellini.
    Se questo discorso non ti convince, mettila così: tu hai fatto 3 ore di coda tornando dal lavoro, loro il lavoro rischiano di perderlo per sempre. Pensa a questo, prima di augurargli licenziamento e sospensione della cassa integrazione.

  • Claudio67

    Nessuno ha invocato l’uso dei manganelli che ritengo spregevole…metto solo in evidenza le disparita’ di trattamento,mantenere un’industria che non produce piu’ non e’ la soluzione…la soluzione e’ ricollocare tutti i dipendenti.La prepotenza non deve essere la parola d’ordine ne da una parte ne dall’altra della barricata.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    D’accordo, la soluzione potrà anche essere come dici tu, e quindi? Come si raggiunge? Chiedendo scusa o per favore? O protestando, facendo quanto più danno sia possibile (che è poi il concetto stesso di sciopero)?

  • Claudio67

    Lo sciopero serve ad arrecare danno al datore di lavoro affinche’ si arrivi ad una intesa…il picchettaggio e’ una pratica illegale.Bloccare una citta’ intera non e’ dissimile dal picchettaggio….poi,se la tua filosofia e’ che “il fine giustifica i mezzi”, potresti anche aver ragione tu .

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Il picchettaggio è un’altra cosa, blocca l’azienda, e non la città intera, e serve a fare in modo che non ci siano i crumiracci che beccherebbero sia lo stipendio che i benefici dello sciopero.
    Il blocco delle strade è un passo ulteriore, e coinvolge anche gente che con l’azienda non c’entra. E’ una mossa disperata, che serve a sensibilizzare chi di dovere nella prospettiva di licenziamenti di massa. E ha funzionato, su questo stesso sito puoi leggere che a Febbraio ci sarà un incontro col sottosegretario. Raggiunto l’obiettivo, i lavoratori hanno interrotto il blocco. Giusto? Non lo so, sicuramente se un licenziamento di massa sarà evitato in cambio di 3 ore di coda, sono contento così.

  • Claudio67

    Con questo tipo di ragionamento assolverei anche l’Isis che con le sue stragi sensibilizza gli occidentali sulla bonta’ del loro credo….confondiamo la sensibilizzazione con la prevaricazione.Comunque complimenti per il risultato ottenuto vedremo quanto durera’ senza un progetto lungimirante.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Scusami se non riesco ad equiparare la bontà del credo dell’Isis con la giustizia sociale nel mondo del lavoro, e sopratutto le loro stragi con 3 ore di coda il martedì sera. Ci sono lotte e lotte. Per quanto riguarda il risultato ottenuto, è stato fissato l’incontro col ministero, dopodiché realizzare il progetto lungimirante non è certo un compito dei lavoratori, ma della dirigenza.

  • Claudio67

    Il punto e’ proprio questo:dovrebbe essere la dirigenza l’obbiettivo da colpire e non i cittadini genovesi che presto si stuferanno di appoggiarli in queste manifestazioni strumentalizzate dai sindacati…prendiamo atto che per vari motivi l’Ilva e’ un’industria obsoleta e agonizzante e l’unica speranza per i suoi dipendenti e’ un progetto di riconversione sul quale anche i sindacati dovrebbero portare avanti idee e proposte.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    La dirigenza è già colpita dallo sciopero, il blocco delle strade è per avere visibilità (perché ti assicuro che i media non avrebbero parlato del caso manco per dieci secondi se non si fosse bloccato il traffico). Come vedi, il blocco ha generato la visibilità, e la visibilità ha spinto il ministro ad ascoltarli. Chiaro, semplice, lineare.
    Non capisco cosa intendi per “manifestazioni strumentalizzate dai sindacati”: l’hanno organizzata loro la manifestazione, cosa devono strumentalizzare?
    Per il resto, che l’Ilva sia un’azienda senza mercato è una tua personale opinione, i media continuano a presentarcela come un polo siderurgico di importanza europea, quindi non sarei così sicuro della tua conclusione. E per quanto riguarda i sindacati, ribadisco: non è compito loro o dei lavoratori portare alternative o piani industriali, lo faccia la dirigenza, che è pagata profumatamente per fare proprio questo.

  • Claudio67

    Se pensi che la siderurgia Italiana possa stare al passo di quella Cinese o Indiana ti lascio alla tua pia illusione e non so da quali media tu abbia raccolto informazioni…certo e’ che una dellle poche industrie siderurgiche europee,una specie di dinosauro.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Da quali media? Non scherziamo, da ogni dove ci strombazzano da mane a sera che l’Ilva è un’industria chiave e strategica per la nostra economia, che anzi non si può fermare manco se inquina, quindi l’opinione generale è questa, se tu ne sai di più illuminaci.
    Comunque non è questo il punto, questo non è un problema dei lavoratori, il problema dei lavoratori era lottare per la conservazione del loro posto, non cambiamo discorso. A te davano fastidio le 3 ore di coda, da qui siamo partiti, e hai augurato ai lavoratori la sospensione della cassa integrazione, oltre a chiederti perché la polizia non gliele ha date di santa ragione. Questo con l’economia e tutti gli altri discorsi che hai accampato c’entra poco, e mi sembra di averti dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che la protesta ha avuto successo. 3 ore di coda valgono bene l’occupazione di quei lavoratori.

  • Claudio67

    questa e’ la tua opinione non quella generale,non quella di chi e’ morto di cancro e neanche quella di chi si e’ fatto 3 ore di coda,di chi e’ arrivato in ritardo al lavoro e dei commercianti che hanno perso le vendite….la mia presunzione e’ pari alla tua.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Assolutamente no, infatti la mia opinione coincide con la tua, io ti sto parlando di quello che ci vengono a raccontare: l’Ilva è un centro chiave per l’economia italiana.
    E comunque non c’entra nulla chi ha fatto coda e i commercianti che han perso le vendite, con l’importanza strategica per l’Italia dell’Ilva. I lavoratori avrebbero scioperato lo stesso, indipendentemente dall’importanza attribuita alla loro azienda, per salvare il proprio posto di lavoro.